Purtroppo raramente le bollette di gas e luce suscitano in noi sentimenti positivi. Questo perché, in quelle poche pagine, sono impressi gli sforzi che abbiamo fatto nei mesi precedenti per risparmiare il più possibile. Spesso, alla voce “Totale da pagare entro il” seguita da una determinata data, troviamo una cifra che ci fa alterare, prima di lasciarci in preda allo sconforto.
Il senso di impotenza che deriva da quell’importo inadeguato alle nostre aspettative non si attenua affatto quando, cercando di comprendere in modo più approfondito il perché di quella cifra, ci addentriamo nella sezione della bolletta dedicata al dettaglio dei consumi giornalieri, fasce orarie luce e così via. Non tutti, infatti, riescono a capire pienamente che gran parte del nostro risparmio passa proprio dalla comprensione di quella sezione della bolletta. Per questo motivo un fornitore di energia deve essere trasparente in tutto e per tutto e la bolletta della luce, cartacea o digitale che sia, deve sempre rivelarsi un supporto chiaro, comprensibile e facilmente interrogabile.
Come varia il prezzo dell’energia al variare dei consumi energetici
Un consumo consapevole di energia elettrica passa in primo luogo dall’analisi delle variazioni dei costi che il gestore adotta nell’arco della giornata e della settimana. A partire dal 2006 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEGSI) ha suddiviso le tariffe della giornata in fasce orarie in base alla momentanea richiesta energetica. La variazione del costo kwh è quindi in stretta correlazione con la domanda di un determinato giorno e di un determinato orario.
Altrettanto intuitivo è il fatto che nei periodi compresi tra le 08.00 e le 19.00 dei giorni che vanno dal lunedì al venerdì, grazie alla maggiore domanda a livello nazionale, il prezzo dell’energia lievita al rialzo anche per le utenze di casa. In effetti, durante il giorno la maggior parte delle attività produttive sono in funzione e la loro alimentazione elettrica richiede forniture maggiori. Per contro, nelle ore serali e notturne i fabbisogni diminuiscono visto che negozi, uffici e molte attività industriali non consumano energia. Produrre energia durante le ore lavorative diurne è quindi molto più dispendioso rispetto alla notte; il costo di erogazione dell’energia, quindi, va di pari passo.
Quali sono i fattori più importanti che influiscono sul nostro consumo energetico
Risparmiare energia elettrica è un tema sempre più presente nei nostri discorsi quotidiani. I fattori che possono portarci a una bolletta più “leggera” sono noti (ad esempio evitare di consumare energia a causa dei led di TV, stampanti etc.) ma, spesso per noncuranza o superficialità, rischiamo di ricevere una fattura “salata”. Eliminare i consumi inutili è quindi il primo passo per ambire a una bolletta meno dispendiosa.
In secondo luogo è opportuno investire in elettrodomestici progettati con il preciso intento di consumare meno rispetto a quelli di generazione precedente, ovvero quelli di Classe energetica inferiore alla A. Di frequente, tuttavia, ci dimentichiamo che il risparmio di energia deriva in maniera diretta dal tipo di elettrodomestico, apparecchiatura elettrica o elettronica che utilizziamo tutti i giorni.
Il discriminante tra una bolletta normale e una eccessivamente dispendiosa, di conseguenza, viene generato dalla combinazione di questi fattori a cui spesso non facciamo nemmeno caso.
Inoltre, e questo è il fattore da tenere in maggiore considerazione, la scelta sbagliata della tariffa di consumo può essere una variabile importante, quantificabile fino al 20% in più nella nostra bolletta.
Per evitare danni economici inutili occorre quindi un accurato e approfondito studio delle nostre abitudini e delle nostre esigenze per preventivare al meglio i nostri consumi. Solo con un quadro completo del nostro profilo di consumatore possiamo orientarci verso la soluzione migliore per le nostre tasche.
Wekiwi ci aiuta in questo permettendoci di valutare quali sono i nostri consumi attuali e il risparmio che possiamo ottenere sulla nostra bolletta.