Quando ognuno di noi accende un dispositivo elettrico alla corrente o semplicemente azioniamo l’interruttore di una luce probabilmente non pensiamo che dietro questo semplice gesto ci sia un’intera filiera che lavora quotidianamente per alimentare le nostre abitazioni e le nostre aziende. Prima dell’avvento del Libero Mercato dell’energia, la filiera dell’elettricità presentava tre componenti: la produzione, la trasmissione e la distribuzione. Enel Servizio Elettrico, sino al 1999, era l’unico gestore della filiera elettrica in Italia. A partire dal 2007, però, il mercato è stato liberalizzato: ciò significa che ogni utente è libero di scegliere il fornitore che preferisce. Infatti, da questo momento in avanti alle tre componenti della filiera dell’energia si sono aggiunte due altre componenti: quella della vendita all’ingrosso e quella della vendita al dettaglio, le quali hanno consentito l’avvento di nuovi operatori e quindi di diversi competitor.
La produzione dell’energia elettrica
Come indica l’espressione stessa, la fase di produzione è quella durante la quale viene creata elettricità, inesistente in natura. Le società che la producono, quindi, trasformano le fonti primarie, siano esse fossili o provenienti da energie rinnovabili, in elettricità, all’interno di apposite centrali. Tutte le centrali elettriche sono costruite nei pressi delle fonti primarie che dovranno essere trasformate. La fase della produzione è essenziale e a sua volta si compone di attività quali l’approvvigionamento delle fonti, la trasformazione di queste ultime in elettricità, l’immissione della corrente sulla rete e la conservazione degli impianti.
Trasmissione energia elettrica: cos’è e quali caratteristiche ha
La trasmissione energia elettrica e il suo dispacciamento, così come la gestione della rete di trasmissione è una fase sottoposta in Italia a monopolio naturale. In questa fase l’energia prodotta dalle centrali elettriche viene trasmessa verso le zone dove verrà poi consumata. Prima di arrivare all’utente finale, però, la corrente viene trasformata: da corrente ad alta tensione passa a corrente a bassa tensione. Per trasmettere la corrente il gestore della rete di trasmissione nazionale concessionario, attualmente Terna Spa, detiene il controllo di tutte le linee ad alta e altissima tensione, oltre che delle stazioni di trasformazione dell’energia e del suo smistamento.
Dalla centrale elettrica, quindi, l’elettricità viene spostata sulla rete di trasmissione e da qui viaggia verso la distribuzione.
Rete di distribuzione: cos’è e quali caratteristiche ha
La rete di distribuzione nazionale conta diversi gestori. I gestori della distribuzione dell’elettricità hanno il compito di convertire quest’ultima da tensione alta a tensione bassa. Una volta convertita l’elettricità viene distribuita fisicamente ai clienti finali. I gestori della distribuzione si occupano anche degli allacciamenti alla rete. Anche per la distribuzione l’Autorità ha stabilito un monopolio naturale, come per la trasmissione: l’Italia è divisa in aree e in ciascuna di esse è stabilito un solo distributore.
Tensione alta e altissima: cosa sono e dove sono utilizzate
La tensione alta ha una potenza nominale compresa fra i 35kV e i 150 kV. L’altissima tensione, invece, ha una potenza superiore a 150 kV.
La tensione alta è utilizzata per la trasmissione di corrente elettrica all’interno della rete di trasmissione. La tensione altissima, invece, è utilizzata per spostamenti su grandi distanze, come quelli fra una Nazione e un’altra. Maggiore è la potenza della tensione, infatti, più veloce è la trasmissione di corrente.
Media tensione: cos’è e dove si utilizza
La media tensione ha una potenza nominale compresa fra 1kV e 35 KV. Viene utilizzata all’interno della fase di distribuzione dell’energia elettrica. Essa, quindi, è impiegata per lo spostamento dell’elettricità dalle stazioni elettriche a tensione alta fino alle cabine di trasformazione. Qui, poi, la corrente viene erogata in tensione bassa. La media tensione viene utilizzata nei trasporti ferroviari in Italia e all’estero: per le linee ferroviarie tradizionali viene fornita la media tensione a 3 kV in corrente continua e a 25 kV in corrente alternata sempre a frequenza di 50 Hz per quanto riguarda le linee ferroviarie ad alta velocità. Possono richiedere l’utilizzo della media tensione anche le diverse unità abitative come schiere di ville oppure alcune fabbriche e grandi aziende.
Bassa tensione: cos’è e dove si utilizza
La tensione bassa è quella che troviamo comunemente in tutte le case e le aziende. Prevede una potenza nominale inferiore a 1kV. La maggior parte dei dispositivi elettrici e degli elettrodomestici che abbiamo in casa rispettano la direttiva bassa tensione CE, ovvero la 2014/35/UE del 2014, secondo la quale tutti i prodotti conformi devono possedere la marcatura CE.
La scelta del fornitore nel Mercato Libero dell’Energia
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