L’acqua, risorsa essenziale e preziosa, assume ancora più importanza in tempi di crisi, spingendo le autorità a stabilire tariffe specifiche che variano in base alle necessità dei consumatori. Ecco perché è possibile stipulare, ad esempio, un contratto acqua per non residenti.
Una bolletta dell’acqua per uso domestico per non residenti è un documento emesso da un ente pubblico o da un’azienda che gestisce il servizio idrico, contenente le informazioni sull’uso dell’acqua da parte di un utente che non risiede nell’abitazione o nell’edificio in cui l’acqua viene fornita. È la bolletta che si riceve dopo aver sottoscritto un contratto acqua per non residenti, ove sussistano i presupposti richiesti.
Come attivare un contratto acqua per non residenti
Per attivare il servizio idrico, è necessario stipulare un contratto acqua per non residenti con il gestore locale del servizio idrico integrato, che include acquedotto, fognatura e depurazione. Se il servizio è gestito da entità diverse, il contratto acqua per non residenti va sottoscritto con il gestore locale del solo acquedotto, seguendo le modalità indicate dal fornitore.
Nel caso in cui l’impianto dell’utente non sia ancora collegato alla rete idrica, è necessario richiedere l’allacciamento e l’attivazione al momento della stipula del contratto. In conformità con la legge, chi richiede l’attivazione del servizio attraverso un contratto acqua per non residenti deve dimostrare, anche tramite autocertificazione, di essere in possesso di un titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la legittima detenzione dell’immobile. Deve dunque risultare evidente che la propria residenza sia altrove.
Costi e agevolazioni per i non residenti
La tariffa del servizio idrico, sia per i contratti acqua residenti che per i contratti acqua non residenti, è regolata a livello nazionale dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e, a livello locale, dagli Enti di Governo d’Ambito (EGA). Questa tariffa copre sia i costi operativi, come la gestione degli impianti (energia per le pompe, personale, ecc.), sia i costi di investimento, legati alla manutenzione delle reti e degli impianti e alla costruzione di nuove strutture, ove necessario.
ARERA, con la Delibera n. 665/2017/R/IDR (TICSI), ha introdotto una normativa nazionale per l’articolazione tariffaria del servizio idrico integrato, che gli EGA hanno dovuto adattare a livello locale a partire dal 1° gennaio 2018. Tra le modifiche più rilevanti figuravano:
- la distinzione tra utenze domestiche residenti e non residenti e quindi tra contratti acqua residenti e contratti acqua non residenti;
- l’introduzione di una tariffa pro capite per le utenze domestiche residenti, basata sul numero di componenti del nucleo familiare;
- l’abolizione del cosiddetto “minimo impegnato” (se previsto) anche per le utenze non domestiche.
Differenze tra contratto acqua per residenti e non residenti
Attualmente esistono due principali tipologie di contratto per l’acqua: quello per residenti e quello per non residenti.
Il contratto acqua per residenti prevede tariffe che si applicano ai cittadini che risiedono stabilmente in una determinata zona e usufruiscono del servizio idrico in modo regolare. Questa tariffa è calcolata in base al consumo effettivo di acqua, alla quantità utilizzata e al livello di inquinamento locale. In genere, si tratta di prezzi più convenienti, dato che viene offerto un servizio di qualità a costi contenuti per i residenti.
Il contratto acqua per non residenti, invece, può essere sottoscritto da chi ha una proprietà in una zona ma non vi risiede abitualmente. Questa tariffa tende a essere più alta rispetto a quella per i residenti e varia in funzione del consumo idrico. La bolletta deve essere pagata indipendentemente dall’uso effettivo dell’acqua da parte del proprietario, ed è proporzionale sia al consumo che all’entità del servizio offerto. Le aliquote, inoltre, possono cambiare significativamente da città a città, in base alle normative locali.
Per evitare costi eccessivi, chi ha una bolletta legata a un contratto acqua non residente può adottare alcune strategie, come confrontare le tariffe dei vari fornitori o verificare con il proprio gestore la disponibilità di sconti o agevolazioni. In alcuni casi, pagamenti regolari e puntuali possono comportare una riduzione dei costi. Monitorare il consumo idrico, inoltre, è essenziale per evitare sprechi e ridurre la bolletta futura.
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