Per trasformare i contesti urbani e metropolitani in ambienti ecosostenibili non basta qualche nuova costruzione realizzata nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico. È necessario adottare un approccio su larga scala, più articolato e complesso. Da questo punto di vista gli ecoquartieri possono essere la chiave per un cambiamento significativo.Â
Con l’avvicinarsi del 2050, si prevede che il 70% della popolazione mondiale – attualmente più di 8 miliardi di persone – vivrà nelle città . Questo impone una necessità urgente di sviluppare strategie efficaci per rinnovare gli ambienti urbani affinché siano in grado di offrire comfort e qualità della vita in modo equilibrato. Come si vedrà a seguire, gli ecoquartieri rappresentano un passo fondamentale verso la creazione di città più verdi e vivibili, dove la sostenibilità non è solo un obiettivo, ma un principio guida che influenza ogni aspetto della vita urbana.
Caratteristiche principali degli ecoquartieri
Ma esattamente gli ecoquartieri che cosa sono? Si tratta di aree urbane progettate con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e promuovere uno stile di vita sostenibile. Questi territori integrano l’uso efficiente delle risorse, l’energia rinnovabile, la gestione sostenibile dei rifiuti e promuovono la mobilità dolce e gli spazi verdi. Diverse città , in Italia e nel mondo – come vedremo nei prossimi paragrafi – stanno già sperimentando con successo gli ecoquartieri, dimostrando che è possibile coniugare innovazione architettonica e rispetto per l’ambiente.
I quartieri sostenibili rappresentano un modello avanzato di sviluppo urbano, dove ogni elemento – dagli edifici ai servizi, dalla mobilità all’illuminazione, dalle aree verdi alle infrastrutture – è progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale e migliorare significativamente la qualità della vita dei residenti e dei visitatori. Possono essere aree costruite ex novo o riqualificazioni di zone dismesse e degradate.Â
Come funzionano gli ecoquartieri? Le loro caratteristiche principali sono:
– rispetto dell’identità storico-culturale del contesto locale, per rafforzare il senso di comunità e di appartenenza;Â
– uso di materiali ecologici, riciclati o riciclabili, provenienti da filiere sostenibili e facilmente smaltibili;
– efficienza energetica, grazie allo sfruttamento di energie rinnovabili e a una pianificazione oculata in base al clima locale;
– gestione sostenibile dell’acqua e dei rifiuti, per aumentare i tassi di riciclo e promuovere l’uso di sistemi di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana, limitando la quantità di spazzatura, nonché l’uso di risorse idriche;
– accessibilità e inclusività , con l’abbattimento di barriere architettoniche;Â
– creazione ed espansione delle aree verdi, con parchi pubblici, aiuole e viali alberati per migliorare la qualità dell’aria, tutelare la biodiversità e favorire il benessere psicofisico dei cittadini;
– promozione della mobilità sostenibile, predisponendo aree pedonali, piste ciclabili, colonnine per la ricarica elettrica e forme di viabilità progettata per ridurre il traffico;
– ove possibile, installazione di sistemi di teleriscaldamento, con pannelli solari, e infrastrutture per il riutilizzo dell’acqua piovana.Â
I benefici degli ecoquartieri per la comunità e l’ambiente
I vantaggi degli ecoquartieri sono diversi. Non sono solo un innovativo modello di sviluppo urbano sostenibile, ma rappresentano anche una risposta efficace alle sfide economiche e sociali contemporanee. Di fatto costituiscono dei catalizzatori per stili di vita ecologici, integrando tecnologie e pratiche verdi in ogni aspetto della vita quotidiana. L’impatto ambientale è ridotto grazie all’energia rinnovabile negli ecoquartieri, un modo concreto per le città di allinearsi alle nuove direttive comunitarie, contribuendo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, efficienza energetica e sviluppo inclusivo.Â
In questo modo si rispettano le normative attualmente in vigore e si sfruttano anche le opportunità di finanziamento e supporto disponibili a livello europeo per progetti sostenibili. Altro aspetto importante è il risparmio energetico negli ecoquartieri che fa bene all’ambiente, ma anche alle tasche dei cittadini. Infine, in un contesto in cui molte città affrontano crisi economiche e disuguaglianze sociali, gli ecoquartieri possono diventare strumenti di rinascita e inclusione incentivando la partecipazione attiva degli abitanti e vivacizzando l’economia locale, creando posti di lavoro e attirando investimenti.Â
Ecoquartieri in Europa
Gli ecoquartieri sono emersi in Europa all’inizio degli anni 2000 come risposta alle sfide della pianificazione urbanistica tradizionale e ispirati dai principi della Carta di Aalborg, che promuove lo sviluppo durevole e sostenibile nelle città del vecchio continente. Gli ecoquartieri in Europa che sono stati pionieri nel loro genere sono diversi.Â
– Uno dei primi, per esempio, è stato BedZED a Londra (Beddington Zero Energy Development), composto esclusivamente da edifici costruiti con materiali naturali e dotati di pannelli solari, sistemi di ventilazione naturale e impianti per la raccolta dell’acqua piovana. Sono fortemente incentivati la mobilità elettrica e il car-sharing, riducendo significativamente il traffico tradizionale.
– A Parigi Clichy-Batignollesè nato dalla riqualificazione dell’area della vecchia stazione Saint-Lazare, si sviluppa attorno al Parco Martin Luther King e include abitazioni, uffici e negozi. Utilizza energia solare fotovoltaica e geotermica e ha un sistema innovativo per il recupero dell’acqua piovana. I rifiuti vengono raccolti tramite un sistema di tubi pneumatici, che permette di eliminare il ricorso a camion e ad altri mezzi pesanti per la raccolta.
– È noto anche Vauban, a Friburgo, costruito sull’area di un’ex caserma. Lì le auto private sono vietate, sostituite in modo efficace dai mezzi pubblici e dal car-sharing. Gli edifici riescono a generare più energia di quanta ne consumano, e questo grazie all’utilizzo combinato di impianti fotovoltaici e sistemi geotermici.
Ecoquartieri in Italia
In Italia non si può ancora parlare di ecocittà tout court, ma esistono alcuni ecoquartieri in linea con i principi della Carta di Lipsia del 2007, incentrata sulla necessità di ridare nuova vita alle periferie urbane secondo linee guida contemporanee e sostenibili.Â
– Un esempio di ecoquartiere in Italia è Casa Nova a Bolzano, progettato con attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale.
– A Torino c’è San Salvario, noto per le sue iniziative di riqualificazione urbana e per l’inclusione sociale.
– Le Albere, a Trento, è un contesto che unisce design moderno e tecnologie ecologiche e che è stato concepito dall’architetto Renzo Piano.Â
– In Veneto, in provincia di Treviso, precisamente a Villorba, Quattro Passi integra edifici ecologici con spazi verdi e soluzioni per la mobilità sostenibile.
– San Rocco di Faenza punta a combinare abitazioni sostenibili con una forte coesione comunitaria.
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