Nel momento in cui ci apprestiamo a comprare una lavatrice è bene leggere attentamente l’etichetta che l’accompagna. Avere ben chiare le indicazioni che vi sono riportate permetterà infatti un acquisto più cosciente e un conseguente risparmio in termini di consumi una volta che avremo portato a casa il nostro elettrodomestico.
Innanzitutto sappiate che l’etichetta deve obbligatoriamente essere esposta in modo ben visibile accanto all’apparecchio e anche in caso di acquisto online il venditore ha l’obbligo di informare il cliente attraverso i cataloghi di offerta al pubblico.
Le nuove etichette, entrate in vigore dal 20/12/2010, presentano non più solo informazioni riguardo il consumo energetico ma anche notizie su altre funzioni dell’elettrodomestico quali efficienza, consumo idrico e rumorosità, tutti dati che si basano su calcoli effettuati su un mix di programmi di lavaggio (60 °C, 40 °C, a pieno carico e a carico parziale).
Ecco tutto ciò che c’è da sapere per leggere al meglio l’etichetta di una lavatrice:
1) In alto sono riportati il simbolo europeo e il logo dell’etichetta energetica che testimoniano la conformità dell’apparecchio alle attuali normative.
2) Immediatamente sotto devono essere indicate marca e modello della lavatrice.
3) Sulla sinistra troveremo invece la celebre scala relativa alle classi energetiche. La classe energetica è un’etichettatura che sin dagli anni novanta l’Unione Europea ha imposto ai produttori di elettrodomestici e che, ad oggi, comprende una scala di valore che va dalla A+++ alla D, indicando con la prima lettera dell’alfabeto gli apparecchi che sprecano meno corrente elettrica e con la D quelli che necessitano di più energia. Le etichette prevedono anche un sistema di colori che va dal verde scuro per i dispositivi di massima efficienza fino al rosso per gli apparecchi con maggior consumo. Oggi in commercio si trovano lavatrici che appartengono tutte alla classe A e la cui etichettatura varia quindi solamente per il numero di segni “+” riportati a fianco della lettera.
4) In alto a destra è riportata l’indicazione forse più importante dell’etichetta: la classe a cui appartiene l’elettrodomestico che state valutando. Se, come scritto sopra, oggigiorno in commercio i prodotti appartengono alla categoria più alta bisogna tuttavia fare molta attenzione ai segni “+” che accompagnano la A. Nel caso specifico della lavatrice, infatti, tra la classe A e la classe A+++ c’è circa 32% di differenza in termini di efficienza energetica!
5) Sotto l’indicazione della classe energetica viene segnalato il consumo energetico annuo in KWh, basato su 220 processi di lavaggio. Si tratta di un calcolo eseguito seguendo la procedura standard dei paesi appartenenti all’UE e che quindi può ovviamente variare anche di molto a secondo dell’uso che ognuno di noi farà dell’elettrodomestico, in base al numero di lavaggi e ai programmi scelti.
6) In basso a sinistra è indicato il consumo idrico annuo della lavatrice Il consumo di acqua della lavatrice è uno degli elementi da valutare quando si decide di investire in un prodotto a basso consumo. Nel giro di pochi decenni la situazione relativa all’utilizzo di acqua nei lavaggi è migliorata notevolmente. Se in passato una lavatrice necessitava di 100-120 litri d’acqua per ogni ciclo oggi si assesta sui 40-50 litri per una capienza di 5kg.
7) A destra dell’indicazione sul consumo idrico troviamo il carico massimo della lavatrice, vale a dire i kg di abiti che vi si possono inserire per ogni ciclo. Oggi le lavatrici sono in grado di caricare dai 3,5 kg, le più piccole, fino ai 12 kg delle versioni più grandi. Attenzione però! Spesso il carico massimo riportato sull’etichetta non è un valore assoluto ma dipende dai programmi. Una lavatrice con carico massimo di 9 kg, per esempio, nel ciclo del cotone potrebbe accettarne solo 4kg per garantire una buona riuscita del lavaggio.
8) A fianco, scorrendo lo sguardo verso destra, è indicata la classe di efficacia della centrifugazione che segue la classificazione alfabetica, dalla A, per la massime prestazioni, alla G per le minime. Per efficacia della centrifugazione nello specifico si intende la quantità di acqua residua nel bucato al termine della fase. I modelli presenti sul mercato possono avere una centrifugazione che va dai 400 ai 1800 giri. La differenza è determinata dal motore delle lavatrici: più è potente, più è veloce la centrifugazione, più elevata sarà la qualità. È bene sapere però che un’efficienza maggiore non si traduce in un consumo di energia superiore.
9) In fondo a destra sono infine riportate la rumorosità nelle fasi di lavaggio e di centrifugazione. Il rumore effettivo che l’apparecchio emette viene misurato in decibel. Negli ultimi modelli l’impiego di materiali fonoassorbenti ha permesso una maggiore silenziosità raggiunta anche grazie a speciali sospensioni che controllano al massimo le vibrazioni causate dalla centrifuga tanto da arrivare anche a suoni minimi di 51 decibel! Veramente silenziose se si considera che il tono di una normale conversazione di aggira intorno ai 60!
Comunque risparmiare sulla bolletta, sia essa del gas oppure elettrica, è più semplice se si sceglie in modo oculato un fornitore che consenta di monitorare costantemente i vostri consumi e accrescere le nostre consapevolezze.