Il consumo elettrico degli elettrodomestici è un problema che ogni famiglia deve affrontare per gestire al meglio i costi della propria abitazione, ma non è semplice né immediato determinare esattamente quanta energia effettivamente richiedono. Per stabilire quali sono gli elettrodomestici che consumano di più entrano in gioco diversi fattori. Il primo elemento da controllare è la classe energetica di appartenenza dell’apparecchio. Gli elettrodomestici sono classificati dalla A alla G in una scala di valori dal migliore al peggiore.
Questo, tuttavia, non indica esattamente il consumo, che dipende anche dai tempi e dai modi di utilizzo. Sono proprio questi parametri a determinare il costo finale della bolletta dell’energia elettrica. Per individuare gli elettrodomestici che consumano di più occorre esaminare tutti gli elementi che possono influire sui consumi e quindi la composizione del nucleo familiare, la dimensione dell’immobile, l’orario di utilizzo e il numero di ore che si trascorrono all’interno dell’abitazione nonché la localizzazione geografica stessa dell’immobile.
Quanti kW consumano gli elettrodomestici?
Dal 1° ottobre 2022 le bollette della luce sono già aumentate di quasi il 60%, come ha annunciato l’autorità del settore, Arera. Come fare, allora, per contenere i costi? È utile gestire in modo oculato gli elettrodomestici che consumano di più. Se in casa si accendono contemporaneamente un phon alla massima potenza e una stufetta elettrica alla massima temperatura, si rischia di far saltare il contatore, che solitamente è di 3,3 kilowatt, perché messi insieme consumano ben oltre.
Se dovete acquistare nuovi apparecchi, vi conviene comprate i modelli di elettrodomestici meno energivori, ovvero gli elettrodomestici delle nuove classi energetiche. Usate gli apparecchi domestici che sono indispensabili e solo se strettamente necessari. Sempre gli esperti Arera hanno fatto alcune stime in proposito: se si utilizzano tutti i giorni tutti gli apparecchi che abbiamo a casa, senza badare a sprechi e al netto degli aumenti di ottobre 2022, considerando un costo della luce di 0,27 euro al kilowattora – si spendono in media 5,32 euro al giorno, ossia 160 euro al mese, solo per quel che riguarda i consumi.
Quali sono le nuove classi energetiche degli elettrodomestici?
Dal 1° marzo 2021 le prime famiglie di elettrodomestici come lavatrici, lavasciugatrici, frigoriferi, lavastoviglie, tv e monitor e, da settembre 2021, le lampadine, sono state dotate di una nuova etichetta con una nuova scala di valutazione. Nella nuova etichetta, in vigore su alcune categorie di elettrodomestici ormai da quasi un anno, la classe energetica va da A a G. Dunque sono sparite le lettere con i + e i ++ della vecchia etichetta. Un prodotto classificato prima come A+++ si ritroverà in classe D o E, per fare un esempio. Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Sulla nuova etichetta è riportato il consumo energetico specifico per ogni famiglia di prodotto.
Per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga il consumo per 100 cicli di lavaggio, quello annuo per i frigoriferi e quello per mille ore di utilizzo per gli schermi e le lampadine. L’aggiunta del codice QR in etichetta consente ai consumatori di ottenere ulteriori informazioni sull’apparecchio effettuandone una scansione con lo smartphone. La classe energetica degli elettrodomestici, invece, fa riferimento all’efficienza degli apparecchi a prescindere dal consumo e dalle dimensioni. Tendenzialmente, però, più alta è la classe, più potenzialmente un elettrodomestico può far risparmiare nei consumi e nelle emissioni di CO2.
Come si può risparmiare energia nella vita di tutti i giorni?
Sostituire i grandi e piccoli elettrodomestici con dei modelli di nuova generazione è un modo utile per risparmiare energia elettrica in casa. Se vi state chiedendo quali sono gli elettrodomestici che consumano di più ricordatevi anche che a volte un apparecchio apparentemente “semplice” e quotidiano come il frigorifero può diventare una fonte di spreco energetico per noncuranza e scarsa diligenza di chi lo utilizza. Solo per fare un esempio comune, aprire e chiudere frequentemente l’anta del frigo, infatti, provoca un dispendio energetico. Occhio alla distanza tra frigo e muro, che non deve essere inferiore a 8-12 cm. Anche il freezer merita un po’ di riguardo e va sbrinato regolarmente.
Per quanto riguarda la riduzione del consumo degli elettrodomestici, oltre a utilizzarli senza eccedere e solo quando sono necessari, ci sono anche altre pratiche virtuose da adottare. Per esempio dotarsi di un contatore di energia può essere un buon modo per capire quale elettrodomestico consuma di più e quando è più conveniente accenderlo. In commercio esistono anche misuratori piuttosto economici che segnalano quanta energia viene consumata. Per le lampadine, quelle a fluorescenza e a LED sono più convenienti e offrono un’ottima resa.
Qual è la fascia oraria più economica per l’energia elettrica?
A parte conoscere gli elettrodomestici che consumano di più e regolarsi di conseguenza, va considerato che il costo dell’energia elettrica varia a seconda dell’orario in cui la si utilizza. Il prezzo è più alto nelle ore diurne, quando la domanda energetica di abitazioni, stabilimenti, uffici, negozi e abitazioni è massima, ed è più basso di sera, di notte e durante il fine settimana, quando la richiesta diminuisce progressivamente. rima di effettuare una selezione tra le diverse offerte, è fondamentale calcolare i propri consumi.
Per ridurre i picchi della domanda nelle ore di punta, sono state introdotte 3 diverse fasce orarie. La tariffa monoraria, o fascia F0, è stata pensata per i contatori di vecchia tipologia e non consente di misurare i consumi ripartendoli per fasce, oppure su esplicita volontà dell’utente. In questo caso il prezzo dell’energia elettrica rimane invariato per tutto l’arco della giornata, a prescindere dal momento in cui la si utilizza. La tariffa bioraria prevede la ripartizione dei consumi in due fasce orarie: F1 e F23. La fascia F23, quella più conveniente, accorpa tutti gli orari delle fasce F2 e F3, quindi dalle 19:00 alle 8:00 del mattino.
Per i clienti del mercato libero è disponibile la tariffa multioraria, che prevede tre fasce orarie: quella di punta (F1) dove il prezzo dell’energia elettrica è più alto, quella intermedia (F2) che rappresenta una via di mezzo e quella fuori punta (F3), con i prezzi più bassi. Su diversi siti sono disponibili diversi modelli di una tabella di consumi di elettrodomestici per calcolare orientativamente i consumi massimi annuali e la potenza necessaria per assicurare un corretto funzionamento degli apparecchi a seconda del numero di persone che vivono in casa, del numero e tipo di elettrodomestici e degli orari in cui essi si utilizzano di più.
Come monitorare i consumi?
Se stare attenti agli elettrodomestici che consumano di più in base a tutti i parametri elencati finora è il primo step per muoversi verso il risparmio energetico, un ulteriore passo in avanti per risparmiare sulle bollette è scegliere un fornitore che risulti sempre primo nei comparatori ufficiali di tariffe, ma non solo.
Al di là di calcolare il consumo di un singolo elettrodomestico, per cui abbiamo visto qualche accorgimento nei paragrafi precedenti, con Wekiwi puoi monitorare i consumi tramite app e puoi consultare online le fatture evitando lo spreco di carta. Il consumo mensile è stabilito da te e si basa sull’acconto della carica mensile che sceglierai e se la ricarica che scegli di eseguire corrisponde ai tuoi consumi reali, Wekiwi ti premia con ulteriori sconti sulle fatture successive. Contattaci ora.