Se devi entrare in una casa nuova e ci sono dei lavori di realizzazione ex novo o ristrutturazione da fare, informarsi su quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero è uno dei primi passi da compiere. È infatti fondamentale dotare l’abitazione di un impianto di riscaldamento efficiente, che permetta di vivere nell’ambiente domestico beneficiando della temperatura ottimale e che, al contempo, sia garanzia di risparmio energetico.
Tutti gli impianti sono composti da sistemi per la produzione di calore e da dispositivi per la trasmissione del calore. Ma se mettiamo i vari impianti di riscaldamento a confronto troveremo caratteristiche e funzionalità diverse, oltre che costi differenti. Quindi, oltre ad avere un’idea di quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero, è bene avere presente che i diversi tipi di riscaldamento oggigiorno disponibili rispondono a esigenze diverse e orientarsi in base a ciò.
Quanto costa un impianto riscaldamento tradizionale?
Nel nostro Paese, da decenni, riscaldamento e termosifoni (detti anche caloriferi o radiatori) vanno di pari passo. I sistemi di riscaldamento così strutturati sfruttano acqua calda di temperatura superiore ai 50° C per rilasciare calore negli ambienti. Quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero basato su termosifoni? I vantaggi di un impianto basato su di essi sono evidenti: gli ambienti si riscaldano in fretta, le caldaie sono di semplice manutenzione, il gas metano è presente su quasi tutto il territorio nazionale, per l’installazione di questo impianto di riscaldamento i costi sono i più bassi del settore. Al gas è possibile abbinare facilmente una fonte di calore alternativa per ridurre drasticamente i consumi di metano, come legna, pellet, biomasse, energia solare.
Considera che ogni singolo radiatore potrebbe venire a costarti all’incirca sui 500-600 euro, includendo in questa somma i costi di installazione, tubature, lavori di muratura, collaudo, certificato di conformità. In una casa o appartamento di 100 mq servono in media 8 termosifoni, per un costo orientativo di € 4.000-5.000. Ma se ti chiedi quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero tieni presente che il rifacimento dell’impianto di riscaldamento è previsto il Bonus ristrutturazioni con detrazione Irpef 50%. Se si punta sul risparmio energetico, si può richiedere l’Ecobonus 65% o il Super Bonus 110% in abbinamento alle opere trainanti.
Come fare un impianto di riscaldamento senza rompere il pavimento?
Rispetto ai termosifoni, il riscaldamento a pavimento è capace di generare calore già a basse temperature, inferiori a 50° C e per questo permette un risparmio energetico del 25% circa. È un sistema che fa guadagnare all’abitazione anche in termini estetici e di comfort. Quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero con piastre che irradiano calore dal pavimento? Il costo medio dell’impianto di riscaldamento a pavimento è di circa € 80 al mq, esclusa la manodopera. In caso di rifacimento totale dell’impianto, spetta il Bonus ristrutturazioni e il recupero delle spese con detrazione Irpef 50% in 10 anni.
Tuttavia solo alcuni tipi di rivestimento si adattano a questo sistema: occorrerà la valutazione di un esperto. È possibile fare un impianto di riscaldamento a pavimento senza rompere il pavimento? Sì, inserendo nuove tubature in quelle vecchie, in base a una tecnica nota anche come loose fit lining o slip lining e valida anche per pareti e soffitti. Non c’è bisogno di rompere nulla dal momento che i nuovi tubi hanno un diametro inferiore rispetto quelli esistenti, sono giuntati in opera, vengono ancorati a una testa di traino e quindi inseriti nella vecchia condotta. Bisognerà aumentare la pressione, dunque potrebbero presentarsi problemi con tubature che si trovano curve e condotte non rettilinee.
Cosa fare prima di avviare un impianto di riscaldamento?
Oltre ad avere valutato con personale qualificato che tipo di riscaldamento ti conviene installare e quanto costa fare un impianto di riscaldamento da zero o rifare quello precedente, è importante che impari alcuni accorgimenti. Ci sono delle operazioni da effettuare prima di accendere l’impianto stesso. Sfiata i termosifoni (a caldaia e radiatori spenti). Colloca una bacinella in prossimità del termosifone e apri la manopola di sfiato collocata all’estremità del radiatore per eliminare eventuali bolle d’aria che possono formarsi all’interno e comportano bollette più salate.
Sempre a termosifoni spenti, effettua la loro pulizia, ancor meglio se usi un compressore o un’aspirapolvere specifica e proseguendo con il lavaggio possibilmente a vapore. Individua eventuali cattivi funzionamenti e rivolgiti a un tecnico specializzato.
Per opere inerenti all’efficientamento energetico ci si può avvalere di detrazione fiscale fino al 110%. Un impianto di riscaldamento bonus 110 può essere installato in sostituzione di quello esistente e dunque può essere: una caldaia a condensazione con classe energetica A; un sistema di riscaldamento a pompa di calore; un impianto ibrido di riscaldamento; una caldaia a biomassa; un sistema di microcogenerazione; un collettore solare termico; un impianto di teleriscaldamento a fonti rinnovabili.
Quale è il miglior impianto di riscaldamento?
Per scegliere il miglior sistema tra i vari tipi di impianto di riscaldamento sarebbe opportuno considerare diversi fattori oltre alle caratteristiche e alle funzioni dello stesso impianto. Gli altri aspetti da valutare sono:
- tipologia dell’abitazione;
- escursione termica annua;
- potenza richiesta;
- fonti energetiche disponibili;
- ambiente;
- necessità di utilizzo.
È probabile che tu abbia sentito parlare di riscaldatore geotermico come mezzo per avere un riscaldamento efficiente e, nello stesso tempo, bollette basse nei mesi invernali senza sprechi. In più può essere usato anche per produrre energia elettrica. Come funziona un impianto di riscaldamento geotermico? Un sistema geotermico utilizza dei tubi che vengono posti a circa un metro di profondità e in questo modo pompa il liquido attraverso i tubi per riuscire ad assorbire il calore e riportarlo poi all’interno. Uno strumento, il cosiddetto scambiatore di calore, sfrutta il calore del liquido per riuscire a riscaldare l’aria all’interno dell’ambiente. Gli impianti di riscaldamento geotermico, per il momento, sono presenti soprattutto negli Stati Uniti della West Coast, con abbondanti risorse naturali disponibili.
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