La notizia è recente ma ha già destato interesse e preoccupazione da parte dei consumatori: l’ultimo trimestre del 2019 sarà contrassegnato da bollette più salate, soprattutto per quanto riguarda le voci di luce e gas. Ma a cosa sono dovute queste fluttuazioni nel costo dell’energia? Esiste un organo di competenza in Italia che stabilisca quanto sia giusto pagare per avere luce e gas nelle nostre abitazioni?
L’ARERA: che cos’è e quali sono le sue funzioni
ARERA è l’acronimo attualmente utilizzato quando ci si riferisce all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. In passato un organo simile era rappresentato dall’AEEG (la cui funzione era prevalentemente il controllo di energia elettrica e gas), che fu poi sostituito dall’AEEGSI (incaricato di gestire anche il mercato dell’acqua in Italia).
Oltre a controllare risorse idriche ed energetiche del nostro Paese, l’ARERA si occupa oggi anche di regolazione ambientale, gestendo l’intera rete di riciclo e smaltimento dei rifiuti. La necessità di un tale organo nasce in corrispondenza dell’introduzione del libero mercato dell’energia, che ha aperto la strada al fenomeno della concorrenza sui prezzi di gestione e vendita di luce e gas in Italia. Una delle funzioni principali dell’ARERA è infatti quella di garantire al consumatore tariffe adeguate per l’acquisto di energia, stabilite su base trimestrale in base a studi di settore e confronto con i vicini Paesi Europei.
Luce e gas nel 2019: un anno trascorso tra diminuzioni e rincari
Nei primi due trimestri di quest’anno i consumatori avevano risparmiato decine di euro in bolletta grazie al prezzo dell’energia in lenta (ma costante) discesa. La notizia dell’aumento di luce e gas stabilito a partire dal 1 ottobre 2019 appare dunque come un’inaspettata inversione di tendenza, che torna a far salire il prezzo dell’energia proprio in corrispondenza dell’inizio della stagione invernale, il periodo dell’anno in cui i consumi medi delle famiglie italiane si impennano.
L’ARERA ha stabilito che l’aumento dell’energia elettrica sarà pari al 2.6%, mentre l’aumento per il gas arriverà al 3.9% rispetto allo scorso trimestre. Come si traduce questo nel costo della bolletta di un nucleo famigliare di medie dimensioni? Secondo quanto stimato dalla stessa autorità, ogni famiglia si troverà a spendere circa 19 euro in più rispetto al 2018, con un aumento medio previsto in bolletta di 7 euro per l’elettricità e ben 12 euro per il gas.
A cosa è dovuto l’aumento delle bollette?
Come riportato nel comunicato ufficiale rilasciato in questi giorni dall’ARERA, l’aumento in bolletta di gas ed elettricità è dovuto soprattutto alla crescita dei costi di quest’ultima, che hanno subito un’impennata del +3.2% rispetto allo scorso trimestre. D’altro canto, una magra consolazione per I consumatori arriva dalla diminuzione degli oneri di sistema che, nel complesso, ha contribuito a frenare il rincaro dello 0.6%. L’aumento dei costi del gas invece è interamente attribuibile alla spesa per l’acquisto della materia prima, che risulta più cara del +3.8% rispetto ai mesi precedenti.
Oneri di sistema: cosa sono e perché si abbasseranno?
Ogni volta che gas e luce subiscono rincari in bolletta o, al contrario, diventano più economici per i cittadini, ci si domanda a cosa corrisponda la voce degli ONERI DI SISTEMA, citata come fonte di spesa in ogni report dell’ARERA. Sotto il termine generico “oneri di sistema” si includono una serie di tasse indirette e sussidi che lo Stato Italiano decide di far gravare sulla bolletta dell’energia. Questi, imposti dalla legge, comprendono incentivi stabiliti verso le fonti rinnovabili di energia, il mantenimento degli impianti nucleari (anche se dismessi, necessitano di manutenzione e lavori di messa in sicurezza), manovre di promozione dell’efficienza energetica nelle case e sussidi alle Ferrovie dello Stato. Quando il totale di queste spese (decise in bilancio a livello nazionale) si abbassa, anche gli oneri di sistema subiscono una conseguente frenata.
Come risparmiare sulle bollette: i vantaggi del mercato libero
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