La strategia energetica nazionale 2030
Le politiche per un corretto consumo energetico guardano con lungimiranza al futuro e prevedono interventi nel medio e lungo periodo. La strategia energetica nazionale SEN 2030 è stata approvata dal governo italiano con una chiara finalità di pianificazione. Lo scopo principale è quello di incrementare nel tempo le risorse rinnovabili per decarbonizzare progressivamente il sistema energetico nazionale e promuovere la riduzione dei consumi.
Nel piano si prevede una dismissione del carbone nel 2025 e un taglio delle emissioni del 39% entro il 2030 e del 63% entro il 2050. Uno degli obiettivi è quello di ridurre gli approvvigionamenti di risorse dall’estero, rendendo più efficienti gli impianti di energie rinnovabili sul territorio nazionale. A questo scopo la Carta del rilancio sostenibile del fotovoltaico, inclusa nella strategia energetica, ha un ruolo centrale.
La carta del rilancio sostenibile del fotovoltaico
Si tratta di un documento che sancisce un accordo fra le maggiori organizzazioni del settore fotovoltaico che si impegnano volontariamente a seguire alcune linee guida per rinnovare e rendere più efficienti gli impianti. Nel processo di transizione verso l’energia del futuro, la Carta definisce uno sforzo comune per incrementare il fotovoltaico e favorire la sostenibilità .
Alla base del documento c’è uno studio realizzato da Althesys per alcune importanti società fornitrici. La ricerca evidenzia l’importanza strategica del fotovoltaico che rappresenta una delle fonti di energia con maggiori potenzialità in Italia. Un incremento della produzione secondo lo studio, può generare enormi vantaggi non solo sul piano ambientale ed economico, ma anche a livello sociale. Ogni impianto fotovoltaico è una risorsa importante ed un suo potenziamento, oltre che ottimizzare il processo produttivo, rappresenta la possibilità concreta di nuove occupazioni.
Il parco fotovoltaico italiano
Gli operatori che aderiscono alla Carta si propongono di seguire una serie di regole comuni per il rilancio del fotovoltaico in tempi ragionevoli. La crescita di questa forma di energia pulita negli anni precedenti ha favorito la riduzione di emissioni. Ma qual è la situazione attuale del parco fotovoltaico in Italia? Nel 2018 il parco fotovoltaico italiano è arrivato a coprire il 7,7% del fabbisogno di elettricità nazionale.
La sfida per il futuro è quella di modernizzare gli impianti già esistenti e a questo scopo la Carta prevede due tipi di intervento: da un lato occorre impedire il degrado degli impianti (revamping), dall’altro ripotenziare le strutture (repowering). Il revamping e il repowering sono le soluzioni tecnologiche individuate nell’accordo per la rivalutazione ed il potenziamento del parco fotovoltaico, che permetteranno all’Italia di adeguarsi agli standard europei.
La tutela delle risorse naturali
Un altro importante aspetto definito nella Carta del rilancio sostenibile del fotovoltaico riguarda la valorizzazione della tutela delle risorse naturali. Per sfruttare al massimo l’energia solare è necessaria non solo una modernizzazione degli impianti, ma anche un’integrazione con il territorio e l’impiego di standard di compatibilità ambientale. Le installazioni non devono interferire con attività già esistenti; inoltre, quando è possibile, dovrebbero essere costruite vicino ad aree industriali dismesse oppure in prossimità di grandi infrastrutture o terreni secondari, per non creare conflitti con attività di maggiore valore paesaggistico. Questi interventi di tutela delle risorse naturali non vanno trascurati, poiché non solo preservano l’ambiente, ma sono un ulteriore mezzo per migliorare l’efficienza degli impianti.
Verso il futuro del fotovoltaico
Per il raggiungimento degli obiettivi del 2030, non bisogna dimenticare che il rinnovamento delle installazioni, comporterà una dismissione di materiali elettrici ed elettronici che dovranno essere riciclati. Il rilancio del fotovoltaico prevede così lo sviluppo della filiera dell’e-waste, come definito nella Carta. Il riciclo si attuerà attraverso nuove tecnologie per il recupero di materie prime e pratiche per la prevenzione di rischi alla salute e all’ambiente.
Produzione, smaltimento e riciclo faranno parte di un unico grande processo industriale e la priorità degli impianti fotovoltaici del futuro sarà quella di integrare queste fasi e favorire nello stesso tempo la partecipazione delle comunità energetiche locali. I progetti dovranno essere condivisi con le entità presenti sul territorio in un coinvolgimento continuo, che include non solo le aziende, ma anche i cittadini. Saranno creati centri di know-how per la diffusione di materiale informativo e verranno istituite forme di collaborazione con le amministrazioni comunali al fine di migliorare le performace e potenziare i servizi. Il fotovoltaico diventerà così un sistema moderno, inclusivo e con ampi margini di sostenibilità ed efficienza. Questo è l’obiettivo finale ed i mezzi per il suo conseguimento sono stati chiaramente definiti nella Carta del rilancio sostenibile del fotovoltaico.
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