Le case off-grid sono abitazioni che non sono collegate alla rete elettrica nazionale e al sistema idrico pubblico, bensì sono progettate per generare al loro interno tutta l’energia elettrica e termica necessaria. In Italia, attualmente, non sono stati ancora avviati progetti del genere, soprattutto per via degli ostacoli legali e burocratici dovuti ai regolamenti che differiscono da comune a comune e da regione e regione. Sono però stati condotti alcuni esperimenti in casali e dimore affini nella Toscana e nelle Marche. Sistemi abitativi del genere sono già realtà da diversi decenni nel Nord America e nel Nord Europa.
Costruire case off grid significa ricorrere a soluzioni tecniche avanzate, spesso caratterizzate da un design innovativo al pari del loro funzionamento. Per estensione, a partire dal concetto di casa off grid, quando si parla di vivere off-grid si fa riferimento a un approccio etico nei confronti del pianeta, caratteristico di chi ricorre a fonti di energia rinnovabili e sostenibili.
Cosa significa casa off-grid?
Le case off grid producono autonomamente l’energia necessaria attraverso fonti rinnovabili, come i pannelli solari fotovoltaici, e gestiscono l’acqua tramite sistemi di raccolta e purificazione, come pozzi o recupero dell’acqua piovana. Inoltre, i rifiuti vengono trattati in diversi modi in maniera tale da minimizzare l’impatto sull’ambiente.
Grazie alla presenza diffusa di serre annesse al contesto abitativo, è possibile anche provvedere alla produzione di beni alimentari, almeno parzialmente. L’origine delle case off grid in vendita o in costruzione affonda le sue radici nella bioedilizia tedesca degli anni Settanta, grazie al lavoro pionieristico di architetti come Karl Ernst Lotz, uno dei fondatori dell’architettura sostenibile moderna.
Casa off-grid: che cos’è
Se si è interessati a una casa off grid in Italia o in un altro paese significa voler vivere in un contesto completamente autosufficiente e sostenibile. La maggior parte delle case off grid utilizza pannelli solari fotovoltaici per convertire la luce solare in energia elettrica. Questi sistemi sono spesso abbinati a batterie per l’accumulo di energia, che garantiscono l’elettricità anche durante la notte o nei giorni di tempo incerto o brutto. In alcune regioni, se le caratteristiche del territorio lo consentono, le turbine eoliche possono integrare o sostituire i pannelli solari come fonte di energia, sfruttando dunque il vento per generare elettricità.
Una casa con fotovoltaico off grid potrebbe poi raccogliere e immagazzinare l’acqua piovana in cisterne; essa viene poi filtrata e trattata per renderla potabile o utilizzabile per altri scopi domestici. Se c’è la disponibilità, l’acqua può essere estratta da pozzi o da falde acquifere sotterranee, riducendo così anche la dipendenza dall’acqua piovana.
Altro aspetto chiave è la gestione dei rifiuti, tramite il compostaggio di quelli organici e la raccolta differenziata avanzata dei non organici che vengono separati e smaltiti o riciclati in modo ecologico. Esistono, infine, le case mobili off grid: a differenza di quelle più tradizionali, queste ultime sono costruite su piattaforme mobili come container o rimorchi, consentendo di essere spostate da un luogo all’altro secondo necessità o preferenze.
Quanto costa una casa off-grid?
Non sono pochi coloro che sono incuriositi da una tipologia abitativa come quella della casa off grid e che produce autosostentamento. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, a preoccupare le persone sono i costi iniziali. Per una costruzione di base, il prezzo può variare tra i 7.000 e i 10.000 euro, mentre per le case più grandi e con optional più sofisticati e hi tech, come un impianto fotovoltaico per casa off grid, la spesa può arrivare anche ai 100.000 euro.
Se consideriamo anche l’installazione di un sistema fotovoltaico, di per sé i pannelli solari possono costare dai 5.000 ai 20.000 euro, a seconda della capacità e delle batterie per l’accumulo di energia. Vanno anche messi in conto fattori come la localizzazione geografica, i materiali di costruzione e le risorse naturali disponibili o mancanti in una determinata zona geografica.
Casa off-grid: quali sono i vantaggi?
A fronte di una spesa iniziale elevata per la realizzazione e della necessità di competenze specializzate, le case off grid rappresentano una soluzione innovativa che offre diversi vantaggi distintivi ma anche sfide significative. Innanzitutto, la loro indipendenza dalle reti pubbliche le rende ideali per situazioni di emergenza o per luoghi remoti, dove l’accesso ai servizi tradizionali potrebbe essere limitato. E ciò aumenta la sicurezza, promuovendo pure una maggiore autonomia. Dal punto di vista ambientale, la casa off grid che produce sostentamento contribuisce alla sostenibilità utilizzando fonti di energia rinnovabile e sistemi di gestione delle risorse efficienti, riducendo così l’impatto ambientale rispetto alle abitazioni tradizionali.
Non va sottovalutato un altro aspetto: la riduzione dei costi sul lungo periodo. Come si è visto, inizialmente l’installazione di sistemi autonomi per energia, acqua e gestione dei rifiuti è onerosa, ma col tempo le spese di gestione e manutenzione sono generalmente inferiori grazie alla mancanza di bollette per elettricità, acqua e gas. Inoltre, le case off-grid offrono una maggiore flessibilità di progettazione rispetto alle abitazioni legate ai servizi pubblici, consentendo di soddisfare esigenze specifiche con soluzioni su misura.
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