Nel nostro Paese il momento dello spegnimento dei riscaldamenti è fissato generalmente tra marzo e aprile, con differenze in base alle aree geografiche di riferimento.
Il modo in cui vanno gestiti gli impianti termici nelle abitazioni è regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica Italiana n. 412 del 1993. La legge in questione definisce la stagione termica da seguire nella Penisola e stabilisce le date in cui poter accendere e spegnere i termosifoni, secondo scaglioni che variano in corrispondenza delle diverse zone climatiche del territorio nazionale.
In situazioni eccezionali, come temperature particolarmente rigide, è possibile ottenere permessi di proroga per lo spegnimento dei riscaldamenti, in base a concessioni determinate dai sindaci dei comuni interessati.
Come sapere la data di spegnimento per il riscaldamento
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412, l’Italia è suddivisa in aree climatiche distinte. La classificazione, come si vedrà, è funzionale al periodo di spegnimento dei riscaldamenti indicato dalla normativa in vigore. Le zone in questione sono caratterizzate dalle prime 6 lettere dell’alfabeto:
- Sud verso Oriente e Isole
- Zona Tirrenica
- Zona Adriatica verso Settentrione
- Zona delle montagne degli Appennini
- Zona della Pianura Padana
- Zona delle montagne delle Alpi.
L’obiettivo principale del decreto, che fissa delle date valide per lo spegnimento del riscaldamento, è quello di contenere i consumi energetici. A tale scopo, il testo legislativo fornisce indicazioni riguardanti i valori di temperatura da rispettare durante il periodo di funzionamento degli impianti termici. Le date stabilite dalla normativa, insieme ai parametri di temperatura, rappresentano pertanto un importante strumento per ridurre i consumi energetici e ottimizzare il riscaldamento invernale. In aggiunta a queste disposizioni, soluzioni avanzate come le valvole termostatiche e i termostati intelligenti offrono ulteriori opportunità per una gestione efficiente del riscaldamento della casa.
Quando si devono spegnere i termosifoni per legge?
Per lo spegnimento del riscaldamento nel 2024, secondo la classificazione sopra riportata, erano state indicate alcune date che variano a seconda delle zone climatiche e delle condizioni ambientali:
Zona A: 7 marzo
Zona B: 23 marzo
Zona C: 23 marzo
Zona D: 7 aprile
Zona E: 7 aprile
Zona F: nessuna limitazione
Oltre a spegnere il riscaldamento quando arrivano le temperature più miti, al fine di garantire un adeguato comfort abitativo durante la stagione invernale e non eccedere con consumi, sprechi e impatto ambientale, è importante rispettare determinati parametri di temperatura, come suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nelle abitazioni private, nelle scuole e negli uffici, si dovrebbe mantenere una temperatura tra i 19 e i 20 gradi Celsius.
Nei fabbricati artigianali e negli edifici industriali, il termometro dovrebbe oscillare tra i 15 e i 18 gradi Celsius.
Quando si spegne il riscaldamento nei condomini?
Anche per i sistemi degli impianti centralizzati dei condomini, la normativa prevede indicazioni specifiche per regolare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento, con l’obiettivo primario di promuovere il risparmio energetico.
Ogni condominio è tenuto a rispettare:
– la data di accensione dei termosifoni;
– la data di spegnimento dei termosifoni;
– le fasce orarie giornaliere in cui l’impianto è in funzione.
Analogamente a quanto avviene per gli edifici con riscaldamento autonomo, anche nei condomini le date di accensione e spegnimento dei termosifoni, insieme al numero di ore di funzionamento giornaliero, si differenziano in base al territorio. A parte sapere quando si spegne il riscaldamento in base alla zona climatica di appartenenza, va sottolineato che c’è un numero di ore in cui i termosifoni possono essere attivi ogni giorno.
Zona A: dall’1.12 al 15.03, 6 ore al giorno complessivamente
Zona B: dall’1.12 al 31.03, 8 ore al giorno
Zona C: dal 15.11 al 31.03, 10 ore al giorno
Zona D: dall’1.11 al 15.04, 12 ore al giorno
Zona E: dal 15.10 al 15.04, 14 ore al giorno
Zona F: nessuna limitazione.
Riscaldamento a pavimento accensione e spegnimento: come risparmiare
Un altro aspetto relativo allo spegnimento dei riscaldamenti domestici ha a che vedere con i sistemi a pavimento. Queste soluzioni stanno diventando sempre più popolari tra coloro che ristrutturano le proprie abitazioni, poiché consentono di mantenere una temperatura uniforme in tutta la casa anche durante i periodi più freddi. Il funzionamento dei sistemi di riscaldamento a pavimento si basa sull’irraggiamento del calore tramite dispositivi radianti sotto il pavimento. Questi sistemi utilizzano acqua calda che circola in tubature posizionate sotto il pavimento, permettendo un rilascio graduale e uniforme del calore senza creare correnti d’aria.
Per il riscaldamento a pavimento l’accensione e lo spegnimentonon possono essere attuati come nei normali termosifoni. Pertanto, questo sistema è adatto solo per ambienti dove può essere utilizzato in modo continuo.Per risparmiare sull’uso quotidiano, si consiglia di mantenere il sistema sempre acceso e impostare una temperatura costante, come ad esempio 16 gradi durante la notte e 18-20°Cdurante il giorno, a seconda delle preferenze personali. Posizionando un termostato in ogni stanza è possibile gestire meglio la temperatura e il consumo energetico.
Quando si spengono i caloriferi in Lombardia?
In Lombardia le fasce climatiche a cui fare riferimento per l’accensione e lo spegnimento dei riscaldamenti sono la E e la F. La maggior parte dei comuni lombardi rientra nella fascia climatica E. Pertanto, per quel che riguarda lo spegnimento del riscaldamento a Milano, nel capoluogo lombardo i termosifoni sono stati spenti l’8 aprile, in base alle disposizioni del sindaco Sala. Negli altri capoluoghi lombardi, come Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio e Varese, la data di spegnimento del riscaldamento ha oscillato tra il 7 e l’8 aprile.
In alcune aree di montagna di Como, Lecco, Bergamo, Brescia e Sondrio, incluse nella fascia F, i termosifoni possono rimanere accesi anche tutto l’anno. Sono i territori in cui il parametro gradi/giorno oltrepassa quota 3.000: la variabile, cioè, fa riferimento alla somma della differenza positiva tra la temperatura interna a un ambiente (per convenzione, 20°C) e la temperatura media esterna giornaliera.
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