Le terre rare rappresentano un gruppo di 17 elementi chimici fondamentali per la tecnologia moderna, ma spesso poco conosciuti dal grande pubblico. Nonostante il nome suggerisca scarsità, questi elementi non sono particolarmente rari nella crosta terrestre, ma sono difficili da estrarre e purificare, il che li rende preziosi e strategicamente importanti per l’economia globale.
Questi elementi includono i lantanidi, scandio e ittrio, e sono essenziali per produrre dispositivi tecnologici che utilizziamo quotidianamente: smartphone, computer, turbine eoliche, pannelli solari, batterie per auto elettriche e motori per veicoli ibridi. La loro importanza è tale che vengono spesso definiti “le vitamine dell’industria moderna”.
Le terre rare possiedono proprietà uniche che le rendono insostituibili in molte applicazioni: elevata conduttività, proprietà magnetiche eccezionali, resistenza alla corrosione e capacità di emettere luce quando stimolate elettricamente. Queste caratteristiche le rendono componenti essenziali per la transizione energetica e lo sviluppo delle tecnologie pulite.
Dove si trovano in Italia le terre rare?
L’Italia, pur avendo giacimenti limitati di terre rare, possiede alcune aree di interesse geologico dove sono presenti questi elementi. Le principali zone di potenziale estrazione si trovano in Sardegna, Lazio e Toscana, anche se attualmente non esistono miniere attive per l’estrazione commerciale.
In Sardegna, la zona di Arbus presenta mineralizzazioni che contengono piccole quantità di terre rare associate a depositi di minerali metallici. Nel Lazio, i Colli Albani mostrano concentrazioni interessanti di questi elementi in rocce vulcaniche, mentre in Toscana alcune aree della Maremma presentano mineralizzazioni che includono terre rare.
Tuttavia, la presenza di questi elementi non significa automaticamente convenienza economica nell’estrazione. I costi di estrazione, purificazione e gli impatti ambientali rendono spesso non economica l’attività mineraria su piccola scala. L’Italia si concentra maggiormente sul riciclaggio e il recupero di terre rare da dispositivi elettronici dismessi.
Dove si trovano i giacimenti di terre rare nel mondo?
A livello mondiale, i giacimenti di terre rare sono concentrati principalmente in poche aree geografiche, creando una dipendenza geopolitica significativa. La Cina domina il mercato mondiale con oltre l’80% della produzione globale, grazie ai ricchi giacimenti nella Mongolia Interna, Sichuan e Shandong.
Altri importanti produttori includono Australia, con la miniera di Mount Weld, Myanmar, che ha aumentato significativamente la produzione negli ultimi anni, e Stati Uniti, con la miniera di Mountain Pass in California che sta tornando operativa dopo anni di chiusura.
Russia, India, Brasile e Malaysia completano il quadro dei principali produttori mondiali. La distribuzione geografica concentrata di questi elementi crea vulnerabilità nelle supply chain globali e spinge molti paesi a cercare alternative attraverso il riciclaggio e lo sviluppo di tecnologie che riducano la dipendenza dalle terre rare.
La crescente domanda di terre rare, trainata dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione, sta spingendo verso la ricerca di nuovi giacimenti e il miglioramento delle tecnologie di estrazione più sostenibili. Questo include anche lo sviluppo di tecnologie per il recupero di terre rare dai rifiuti elettronici, un settore in rapida crescita che potrebbe ridurre la dipendenza dall’estrazione mineraria tradizionale. Anche tu puoi contribuire alla sostenibilità ambientale scegliendo energia pulita per la tua casa. Scopri di più sul risparmio luce e gas con tariffe competitive e soluzioni energetiche sostenibili per il futuro del nostro pianeta.