Chiariamo intanto cosa si intende per voltura gas e/o energia: ci si riferisce tecnicamente al cambio di intestazione della fornitura dal vecchio al nuovo titolare della stessa. Si tratta quindi del trasferimento del contratto di fornitura da una persona a un’altra.
Per effettuare la voltura gas e/o energia occorre farne richiesta al proprio fornitore, che dovrà a sua volta interfacciarsi con il distributore di zona. È infatti indispensabile che il data base dei fornitori e quello dei distributori siano allineati. Oggi l’allineamento avviene grazie ad uno strumento denominato SII (Sistema Informativo Integrato): quando c’è allineamento sono solitamente meno frequenti errori o disfunzioni (ad esempio per le pratiche di cambio di fornitore).
E’ importante ricordare che la voltura gas e/o energia coinvolge nel processo 2 soggetti: il fornitore e il distributore (tramite il SII). Cosa significa questo?
- Se per cause pregresse i due database non sono allineati può essere necessario più tempo per finalizzare la voltura. Accade ad esempio se il precedente intestatario della fornitura non risulta lo stesso al fornitore e al distributore;
- Che il Cliente dovrebbe sempre prestare attenzione al fatto che l’intestazione della fattura sia corretta, riportando denominazione, codice fiscale e indirizzi corretti in relazione ad un determinato contatore. Qualsiasi anomalia deve essere segnalata al proprio fornitore.
Come si fa la voltura?
Tipicamente occorre farne richiesta al proprio fornitore secondo le modalità consentite.
Wekiwi ad esempio mette a disposizione nell’Area Personale del sito o nella propria app una sezione per aprire una richiesta di voltura online.
Altri fornitori consentono di fare la voltura gas e/o energia tramite moduli cartacei o tramite chiamata al call center.
Un elemento importante per gestire la voltura è il consenso del precedente intestatario della fornitura. È ovviamente indispensabile che il precedente intestatario sia d’accordo con la voltura, perché non è possibile intestarsi unilateralmente una fornitura che fa capo ad un altro soggetto. Quando è possibile raccogliere il consenso del precedente intestatario tutto è più semplice. Ma non è sempre così. Si pensi al caso in cui occorre fare una voltura gas quando si entra in un appartamento occupato dal precedente proprietario o inquilino, che però risultano difficili da reperire.
In questi casi è possibile che il nuovo intestatario riesca comunque a procedere assumendosi la responsabilità di avere il consenso del vecchio. In ogni caso oltre al contratto andranno sempre consegnati i moduli sui dati catastali e regolare possesso dell’immobile, che rafforzano la legittimità della richiesta.
È possibile fare una voltura gas e/o energia contestuale al cambio di fornitore?
La situazione descritta risponderebbe ad un’esigenza specifica, quella ad esempio del nuovo inquilino che intende scegliere il proprio fornitore ma si ritrova a dover gestire una voltura dal precedente intestatario.
Oggi fare una voltura coincidente con la sottoscrizione di un nuovo contratto presenta notevoli complessità. Vediamo quali:
- Il giorno 1 del mese si determina (in caso di prima casa) l’eventuale competenza della rata di Canone Rai dovuta dall’utente. Le volture possono essere effettuate proprio a partire dal primo giorno del mese. Dunque, se il Canone Rai è addebitato al precedente intestatario prima che sia efficace la voltura, il fornitore si trova a dover gestire un’incongruenza: il Canone RAI deve addebitato al vecchio intestatario (che nel frattempo non è più suo cliente); la fattura per gas e/o energia deve essere addebitata al nuovo;
- La disciplina prevede che le volture devono essere richieste al fornitore uscente, non a quello entrante.
Pertanto, se si intende cambiare fornitore e fare anche voltura, è indispensabile avere il consenso del precedente intestatario: dovrà essere quindi prima lui a richiedere lo switch e cambiare fornitore, per poi eseguire la voltura. La buona notizia è che a partire da 30 settembre 2021 sarà possibile fare un’unica richiesta per voltura con cambio fornitore.
Cos’altro c’è da sapere sulle volture gas e/o energia?
È importante a nostro avviso ricordare la differenza tra voltura e subentro, in modo tale da avanzare le richieste corrette al proprio fornitore.
Si parla di subentro quando il contatore è chiuso (non eroga gas e/o energia) e occorre riattivarlo. Si parla di voltura gas e/o energia quando la fornitura è attiva e occorre solo modificare l’intestatario del contratto.
Per la voltura sono inoltre previsti degli oneri di connessione, che remunerano l’attività gestionale del fornitore e del distributore. Tipicamente dunque si assisterà all’addebito di un onere una tantum in bolletta. Wekiwi applica un costo allineato a quello previsto per i mercati regolati della tutela, posizionandosi ai livelli più bassi del mercato, pari a circa 20 euro.
Se ti occorre supporto per gestire la voltura gas e/o energia contattataci scrivendoci a info@wekiwi.it. Se ti interessa scoprire le proposte wekiwi clicca qui.