Bonus verde: cos’è?
Introdotto con la Legge di Bilancio del 2018 e reinserito poi nel 2020 con il D.L. del 30 dicembre 2020, il Bonus Verde, conosciuto anche come Bonus giardino, è stato prima prorogato per il 2021 e poi allungato sino al 31 dicembre 2024, mediante l’ultima Legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio 2022. Si tratta di una detrazione del 36% Irpef per un massimo di 1.800 euro su una spesa totale di 5.000 euro di spese sostenute in interventi di riqualificazione di giardini, terrazzi o aree verdi di edifici e abitazioni privati. Tale agevolazione a favore dei cittadini è gestita dall’Agenzia delle Entrate. All’Ente devono essere inviate le richieste per ottenere l’agevolazione e da esso viene anche l’accettazione e l’erogazione.
Bonus verde cosa comprende?
Quali sono gli interventi inclusi nel bonus verde 2022? Volendo fornire una risposta molto generica possiamo dire che gli interventi inclusi nell’agevolazione sono tutti quelli che tendono ad aggiungere del verde ad abitazioni private. La norma, quindi, va a premiare chi migliora la sostenibilità in termini ecologici di un edificio residenziale. Nello specifico, rientrano nel bonus verde:
- Realizzazione di giardini pensili, tetti verdi e orti in terrazzo
- L’esecuzione di grandi potature;
- Messa in opera di pozzi o impianti di irrigazione;
- Riqualificazione di prati:
- Creazione di spazi verdi in aree private scoperte, in edifici privati o recinzioni;
- Spese sostenute per la progettazione di aree verdi che verranno realizzate successivamente.
Bonus verde: come funziona?
Grazie alla Legge di Bilancio 2022, come visto, il bonus verde è stato prorogato sino al 31 dicembre 2024. Il bonus si concretizza in una detrazione fiscale e viene accordato per tutte le potenziali aree scoperte che possono essere riempite da verde. Ovviamente, il bonus giardini è accordato all’edificio oggetto di riqualificazione e non al proprietario: ciò significa che un individuo può anche richiedere più volte la detrazione per ogni edificio di sua proprietà. Il bonus verde viene applicato alla dichiarazione dei redditi e la spesa massima presa in considerazione dall’Agenzia delle Entrate è di 5.000 euro per ogni immobile: partendo da questa somma massima di spesa viene accordata una detrazione pari al 36%, ovvero 1.800 euro. Tale importo è suddiviso in 10 quote annuali, tutte del medesimo importo. Non possono richiedere il bonus proprietari di edifici adibiti a uffici o negozi. Nel caso di edificio a uso promiscuo, quindi utilizzato sia come ufficio che come abitazione, la detrazione viene dimezzata.
Bonus verde: come richiederlo e chi ne ha il diritto?
Il bonus verde può essere richiesto tramite la dichiarazione dei redditi da tutti coloro che posseggono, oppure detengono a vario titolo, un immobile, sul quale è possibile eseguire interventi ecosostenibili. Il titolare dell’immobile o chi lo detiene deve sostenere tutte le spese relative alla riqualificazione verde. Per questa ragione, a godere del bonus verde possono essere sia i proprietari dell’immobile oggetto di intervento, ma anche il nudo proprietario, usufruttuario o l’inquilino in affitto dell’immobile. Inoltre, possono usufruire delle detrazioni giardini a patto che sostengano le spese di riqualificazione anche i comodatori di un immobile, gli enti pubblici o privati, gli istituti delle case popolari. Per attestare di aver sostenuto le spese è indispensabile produrre un’autocertificazione e possedere un certificato degli interventi eseguiti dalla ditta coinvolta. Per questa ragione è necessario possedere o la fattura o la ricevuta fiscale. Il pagamento deve essere interamente tracciabile, quindi deve essere eseguito mediante bancomat o carta di credito, assegno o bonifico bancario o postale. La documentazione da produrre per ricevere il bonus verde include:
- Fattura o ricevuta fiscale;
- Ricevuta di pagamento delle spese;
- Autocertificazione che indica il totale delle spese sostenute
Bonus verde per giardini condominiali
Nel caso di ristrutturazione di giardino condominiale è necessario prendere in esame alcuni fattori in più. Infatti, le detrazioni del giardino comune al condominio spettano al singolo condomino, rispetto, ovviamente, alla quota che gli spetta. Il condomino riceverà la detrazione solo se ha precedentemente versato la quota per il rifacimento giardino entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. La documentazione che si dovrà presentare nel caso di bonus verde per aree condominiali, oltre a quella indicata per abitazioni singole, include:
- Una dichiarazione eseguita dall’amministratore del condominio, nella quale si attesti l’adempimento di tutti gli obblighi di legge e il totale della detrazione richiesta;
- Il codice fiscale del condominio, con elenco dei lavori eseguiti e dati catastali delle singole unità incluse nel condominio.
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