Una soluzione antica a un problema molto attuale
La copertura verde è una soluzione architettonica ancestrale, che si usa da tempo immemore per decorare i tetti o le terrazze degli edifici con erbe e piante ornamentali. L’esempio più celebre sono i Giardini Pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico.
Al giorno d’oggi, questa tecnica ha assunto un alto valore funzionale, oltre che estetico, entrando a far parte della cosiddetta “bioarchitettura” in virtù dei suoi vantaggi in termini di efficienza energetica e sostenibilità. L’espansione delle aree urbane e la contestuale riduzione degli spazi verdi, infatti, ha fatto sorgere la necessità di rivedere l’architettura urbana, cercando di ricreare una parte di questi spazi sulla sommità degli edifici, a beneficio dell’intera collettività.
Tetto verde intensivo ed estensivo: quali sono le differenze?
Il tetto green può essere realizzato sia in forma estensiva che intensiva. La prima è sicuramente più economica e semplice da realizzare, poiché consiste nella copertura di ampie superfici con uno strato ridotto di terreno coltivabile con erbe e piante di piccole dimensioni. Il tetto verde estensivo è in genere composto da un substrato colturale di 8-12 cm, richiede poche manutenzioni (1-2 interventi all’anno), ma non è calpestabile. Si tratta dunque di una soluzione adatta ai tetti spioventi o alle terrazze non abitabili.
Il tetto verde intensivo, viceversa, è una soluzione molto più complessa e costosa, che permette di realizzare dei veri e propri tetti giardino con piante di grandi dimensioni e persino alberi. In questo genere di coperture, il substrato colturale può raggiungere lo spessore di un metro, permettendo così d’installare degli arbusti con radici piuttosto profonde senza alcun problema. I tetti verdi intensivi sono liberamente calpestabili, ma richiedono una manutenzione più accurata e frequente (almeno 4-5 interventi annuali). Il peso della copertura è inoltre molto elevato e può quindi richiedere dei costosi interventi di ristrutturazione e adeguamento.
I vantaggi e i benefici climatici dei tetti verdi
Un tetto verde è una vera e propria oasi di biodiversità, che può contribuire al miglioramento della qualità dell’aria attraverso la riduzione della CO2 e del gas di scarico, la produzione di ossigeno e la cattura delle polveri sottili. Una recente indagine dell’ENEA ha inoltre confermato che i tetti giardini possono rivelarsi molto utili per fronteggiare le violente precipitazioni che sempre più spesso si verificano alle nostre latitudini. Il terreno di cui esse sono composte può infatti filtrare fino al 50% dell’acqua piovana, che defluisce con minore intensità verso il sistema fognario attraverso le opportune canalizzazioni, riducendo così il rischio di allagamenti, ristagni e infiltrazioni.
La manutenzione dei tetti verdi
Entro i primi 2 anni dalla posatura di un tetto verde, si effettua la cosiddetta “cura d’avviamento”, che consiste nel raggiungere e mantenere un livello di copertura minima del 60% rispetto al progetto originario. La manutenzione ordinaria dei tetti green è regolata dalla normativa UNI 11235, che prevede la concimazione del terreno, la potatura, la rimozione della ghiaia e delle erbe infestanti, la pulizia dei pozzetti d’ispezione e il reimpianto, laddove necessario. Normalmente, si effettuano da 1 a 5 interventi annuali a seconda della tipologia di coltivazione e delle condizioni climatiche.
Il tetto verde in Italia e in Europa
La crescente sensibilizzazione sulle tematiche green e il cambiamento climatico ha dato una spinta notevole alla diffusione dei tetti giardino nelle aree urbane, sia in Italia che in Europa, tanto da entrare a far parte di uno dei più ambiziosi progetti di sviluppo comunitari. Il progetto europeo Clever Cities mira, infatti, a promuovere la realizzazione d’infrastrutture e opere di riqualificazione ambientale, con l’obiettivo di rendere le città più vivibili e sostenibili. Milano, insieme a Londra, Madrid e Amburgo, è una delle città pilota dove si sperimenteranno le più innovative soluzioni di bioarchitettura: l’obiettivo è quello di contrastare l’inquinamento con la diffusione di tetti e facciate verdi in tutta la città, la riqualificazione di alcuni edifici pubblici (tra cui la Stazione Tibaldi) e la creazione di nuovi spazi verdi orizzontali, come il nuovo Parco Giambellino 129.
Tetto green: costi e agevolazioni fiscali
Il costo di un tetto verde può variare sensibilmente in base alle sue caratteristiche. La realizzazione di semplice manto erboso, ad esempio, può costare dai 30€ ai 150€ al metro quadro. Una copertura con vegetazione intermedia può richiedere invece dai 45€ ai 165€/mq, mentre per quella intensiva si possono arrivare a sborsare anche più di 200€/mq. Chi intende realizzare un’opera di questo genere, tuttavia, può contare sulle detrazioni fiscali previste dal Bonus Verde, che consente di detrarre dall’Irpef fino al 36% delle spese sostenute per la realizzazione di giardini pensili, tetti verdi e orti in terrazzo. L’agevolazione riguarda esclusivamente gli edifici residenziali (sono esclusi negozi, uffici, locali e altri luoghi di lavoro) e prevede un incentivo fino a 5.000 di spesa per ogni singola unità abitativa. Chi possiede un appartamento in condominio, inoltre, può beneficiare di una doppia detrazione per l’immobile di sua proprietà e per le aree condominiali interessate.
Un tetto verde per risparmiare
I benefici offerti dalle coperture verdi non riguardano soltanto l’ambiente e la biodiversità, ma il portafoglio. La realizzazione di un giardino sul tetto è un importante intervento di riqualificazione energetica che migliora la termoregolazione dell’edificio, consentendo di trattenere il calore d’estate e offrendo un migliore isolamento termico durante l’inverno. Tutto ciò incrementa il valore dell’immobile e garantisce un cospicuo risparmio energetico in ogni periodo dell’anno. Un risparmio che può essere ulteriormente esteso alle forniture grazie all’offerta di wekiwi, che con il suo innovativo sistema di carica mensile e i suoi servizi digitali, consente di tagliare i prezzi delle bollette di luce e gas. La carica mensile è un metodo di fatturazione virtuoso, che permette di calibrare la propria spesa per l’energia in base al fabbisogno reale, offrendo maggiori vantaggi a coloro che rispettano le soglie prefissate. Scegliendo i servizi digitali di fatturazione, rilevazione dei consumi e assistenza di wekiwi, si possono ottenere ulteriori sconti in bolletta. Inoltre, grazie al passaparola, è possibile ricevere un bonus di 30€ per ogni utente presentato, che raddoppia nel caso in cui quest’ultimo sottoscriva un abbonamento luce e gas.