Come pulire il condizionatore

Consigli pratici per pulire il condizionatore

Dopo aver scelto il miglior condizionatore per i propri spazi, la regolare pulizia dei condizionatori non è soltanto una buona abitudine, ma sui luoghi di lavoro è anche un obbligo di legge regolamentato da diverse normative. Per quanto concerne gli impianti domestici, invece, non sussiste al momento alcun obbligo di sanificazione. Tuttavia, per salvaguardare la propria salute e garantire l’efficienza energetica del condizionatore, è opportuno provvedere alla sua manutenzione, pulendo accuratamente l’unità interna e quella esterna (laddove presente) nei modi e nei tempi corretti, provvedendo inoltre a igienizzare o sostituire gli appositi filtri.

Pulizia interna ed esterna dello split

La pulizia del climatizzatore va eseguita seguendo le indicazioni contenute nel libretto d’uso e manutenzione al fine di non comprometterne il buon funzionamento. In generale, la prima cosa da fare è aspirare la polvere dallo split interno con l’ausilio di un tubo flessibile per la pulizia delle fughe o di una bocchetta a spazzola. Per iniziare a pulire il condizionatore, è sufficiente rimuovere il coperchio dello split e aspirare la polvere che si annida al suo interno, avendo cura di rimuovere prima i filtri, che andranno sostituiti o lavati a parte. Successivamente, si può rimuovere lo sporco più ostinato con un panno morbido e l’aiuto di uno sgrassatore non aggressivo, facendo attenzione a non versarlo sui componenti elettronici. Per la pulizia dell’evaporatore è preferibile non utilizzare dei detergenti troppo schiumogeni: meglio servirsi di uno spray senza risciacquo che non lasci residui, aiutandosi magari con uno spazzolino qualora siano presenti delle incrostazioni. Se in casa vivono bambini, anziani o soggetti allergici, è inoltre consigliabile igienizzare il condizionatore con prodotti specifici in grado di eliminare muffe, batteri e allergeni. Per pulire il pannello frontale e la scocca esterna si può invece utilizzare un comune spray antipolvere con effetto antistatico. Terminata la pulizia, è necessario asciugare le superfici interne del condizionatore con un panno asciutto e attendere alcune ore prima di rimetterlo in funzione, in modo che l’umidità residua possa evaporare.

Come pulire i filtri del condizionatore?

La pulizia dei filtri del condizionatore è fondamentale per il loro corretto funzionamento. Nel tempo, infatti, tali dispositivi possono intasarsi e non assolvere più alla loro funzione, compromettendo sia la portata d’aria che l’efficienza e la salubrità del sistema di climatizzazione. I moderni impianti utilizzano diverse tipologie di filtri, che richiedono una manutenzione altrettanto differente. I filtri in materiale plastico sono sicuramente i più semplici da pulire: basta infatti smontarli e lavarli sotto l’acqua corrente per farli tornare come nuovi. Altrettanto pratici sono i filtri fotocatalitici, che si possono pulire allo stesso modo, avendo cura di esporli al sole per la rigenerazione dei componenti antimicrobici. Viceversa, i filtri deperibili devono essere lavati a secco con l’aiuto di un’aspirapolvere e di uno spray igienizzante per condizionatori. I filtri a carboni attivi e quelli elettrostatici passivi non si possono invece pulire, ma devono essere necessariamente sostituiti agli intervalli stabiliti dal produttore.

Come pulire le bocchette del condizionatore?

Un passaggio essenziale della pulizia dei condizionatori è la rimozione dello sporco che si accumula nelle bocchette d’aerazione. Anche in questo caso si possono utilizzare dei normali detergenti per superfici, ma la prima operazione da compiere è sempre quella di rimuovere la polvere servendosi di un’aspirapolvere o di un panno elettrostatico. Le bocchette si sporcano facilmente, essendo le parti più esposte, pertanto, devono essere pulite con maggiore frequenza, almeno una volta ogni 15 giorni nei periodi di costante utilizzo. Anche su queste parti è possibile (e talvolta necessario) applicare un detergente igienizzante per condizionatore.

Come pulire il condizionatore esterno?

Essendo esposti alle intemperie, le unità di climatizzazione esterne tendono ad accumulare una grande quantità di sporco ostinato. In questi casi, se possibile, è meglio pulire il condizionatore esterno con un compressore senza insistere troppo sui componenti elettronici, che possono essere puliti accuratamente con uno spray per contatti elettrici o dell’alcol isopropilico. La griglia esterna può essere tranquillamente smontata e lavata separatamente con acqua, mentre per la ventola è sufficiente utilizzare un panno inumidito e un normale sgrassatore. Per pulire a fondo il condensatore, invece, basta applicare un normale sgrassatore ed effettuare successivamente un risciacquo con acqua tiepida nebulizzata.

Ogni quanto pulire il condizionatore?

Se il climatizzatore viene impiegato durante tutto l’anno, si consiglia di pulirlo nelle sue parti esterne (bocchette, griglie e paratie) almeno una volta ogni due settimane e fare una pulizia accurata e completa, una volta al mese o massimo ogni due mesi per poter garantire il miglior funzionamento. Nel caso in cui, invece, viene utilizzato solamente nelle stagioni calde, è opportuno pulire il condizionatore ogni 6 mesi e comunque prima di ogni avvio dopo lunghi periodi d’inattività. In questo caso si può, ad esempio, effettuare una prima pulizia completa tra aprile e maggio, prima dell’inizio dei primi caldi e una seconda a settembre/ottobre, quando non si ha più bisogno di raffreddare e deumidificare l’ambiente domestico.

Condizionatori e risparmio energetico: alcuni consigli

Una corretta e regolare pulizia dei condizionatori permette di garantire la loro efficienza energetica e ridurre i consumi, evitando il rischio di surriscaldamenti e assorbimenti anomali. Esistono però altri metodi che possono aiutare a ottenere un risparmio energetico: primo fra tutti, l’impostazione della temperatura più adeguata. D’inverno, ad esempio, è buona norma regolare il climatizzatore in modo da avere una temperatura dell’ambiente interno non superiore ai 22-24°C. D’estate si può invece mantenere una temperatura di ventilazione più alta, riducendo l’esposizione solare con l’aiuto di tende e persiane. La luce diretta del sole può infatti aumentare la temperatura della stanza di oltre 10°C. Fondamentale è inoltre installare gli split in posizioni vantaggiose, lontano da qualunque ostacolo e possibilmente solo nelle stanze più fredde o più calde, a seconda dell’utilizzo.

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