Il prezzo del gas metano nel mercato libero e nel servizio di maggior tutela

Da cosa dipende e chi stabilisce il prezzo del gas in Italia?

In Italia, il gas metano raggiunge le abitazioni private, gli uffici e gli esercizi commerciali attraverso la cosiddetta “filiera del gas”, che è composta da 3 differenti passaggi: approvvigionamento, distribuzione e vendita. L’approvvigionamento del gas può avvenire per importazione o per estrazione, ma quest’ultima copre soltanto il 10% del fabbisogno nazionale. Per il mercato italiano, l’importazione è quindi la fonte di approvvigionamento principale (90%) e costituisce una parte cospicua della cosiddetta “spesa per la materia prima”, che corrisponde al 30-40% dei costi in bolletta.

La distribuzione, d’altro canto, comprende tutti i costi per il dispacciamento e lo stoccaggio del gas metano, che viene trasportato attraverso i metanodotti. In Italia, attualmente, sono oltre 700 i distributori che operano in regime di libera concorrenza.

Per l’utenza domestica, tuttavia, le variazioni di prezzo del gas metano dipendono anche dalla regione di residenza, o meglio, della macroregione. Infatti, il nostro Paese è suddiviso in 6 macroregioni sottoposte a una differente tariffazione secondo dei parametri climatici e statistici, che sono fissati e aggiornati periodicamente dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Le restanti voci che compongono la bolletta del gas sono le spese di gestione del contatore del gas, gli oneri di sistema e le imposte, che costituiscono i cosiddetti “costi fissi”. Le imposte, invece, sono costituite sostanzialmente dall’IVA, che si paga in misura del 10% su un consumo pari o inferiore ai 480 smc (standard metri cubi) cubi di gas e del 22% sulle eventuali eccedenze.

Le tariffe del gas, infine, dipendono anche dai meccanismi di concorrenza che regolano il libero mercato, a cui si affianca, ancora per qualche anno (fino a gennaio 2023) quello tutelato, che è gestito direttamente dall’ARERA.

Cos’è il Coefficiente C del gas e a cosa serve?

La quantità di gas contenuta in un metro cubo differisce in base all’altitudine e alla temperatura. La collocazione geografica e la stagionalità sono dunque altri due parametri che incidono fortemente sui costi di approvvigionamento del gas. Per regolarizzare la tariffazione, si è deciso di utilizzare un apposito coefficiente che consente di avere un’unità di misura standard secondo i seguenti parametri:

  • l’altitudine del comune di residenza;
  • il numero di gradi giorno (GG) del comune, che è stabilito dall’ENEA in base alla differenza positiva tra una temperatura interna standard di 20° e la temperatura media stagionale di una determinata zona climatica;
  • i giorni d’esercizio dell’impianto di riscaldamento (NG), che dipende dalla zona climatica del comune in cui sorge l’immobile.

Il costo del gas nel servizio di maggior tutela

Il mercato tutelato è gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e comprende tutte le utenze domestiche o commerciali che hanno deciso di non stabilire un contratto di fornitura del gas con un gestore del libero mercato. Le condizioni economiche, in questo caso, vengono aggiornate con cadenza trimestrale dall’Autorità stessa, secondo la stagionalità e le variazioni di prezzo del gas metano sui mercati delle materie prime. Questo regime, tuttavia, cesserà di esistere a partire da gennaio 2023, quando tutte le utenze che aderiscono al mercato tutelato dovranno necessariamente scegliere uno dei fornitori del libero mercato.

Il costo del gas nel libero mercato

Il libero mercato del gas consente ai fornitori di gas naturale di variare i prezzi a scadenze più ravvicinate, oppure di fissare un prezzo fisso per un periodo di 12, 24 mesi o 36 mesi. Queste dinamiche consentono, agli utenti, di accedere a una vasta scelta di offerte sul gas che possono adattarsi alle proprie esigenze. Si può quindi decidere di mantenere una tariffazione variabile in base all’andamento del costo della materia prima, oppure scegliere le tariffe bloccate, che consentono di risparmiare notevolmente nei periodi in cui il prezzo del gas aumenta.

Quanto costa un metro cubo di gas?

Il costo del gas al metro cubo in regime di maggior tutela è attualmente fissato, per la sola componente di materia prima, a 0,159727 €/smc. Quello del libero mercato, viceversa, varia a seconda dei fornitori e delle loro tariffe, attestandosi, in genere, su un valore più basso di circa il 10-20% rispetto al regime tutelato.

L’andamento del costo del gas negli ultimi anni

Secondo i dati diffusi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, il prezzo del gas naturale ha avuto un andamento altalenante negli ultimi 5 anni. Considerando il costo del metano unitario, comprensivo di tutti gli oneri, le imposte e le accise su un consumo annuo stimato di 1400 smc, il prezzo della fornitura è passato dagli 86€ del 1° trimestre 2014 ai 69€ del 2° trimestre 2016, per poi risalire progressivamente fino a quota 85€ alla fine del 2018. Negli ultimi 2 anni, però, il prezzo del metano è tornato a scendere, fino a toccare la quota minima di 64€ proprio nel 2° trimestre del 2020.

Come risparmiare sul gas

Per ridurre i costi della fornitura di gas è possibile incrementare l’efficienza energetica del proprio impianto di riscaldamento, ad esempio, attraverso l’utilizzo di caldaie a pompa di calore di ultima generazione. Utilissime sono anche le moderne valvole termostatiche “smart”, che consentono di ottimizzare la temperatura e i tempi d’accensione dell’impianto in base alle proprie abitudini.

Grazie a questi dispositivi, è possibile sfruttare al meglio la nuova tariffazione a carica mensile ideata da wekiwi, che consente di abbandonare l’inefficiente – e spesso inesatto – sistema forfettario utilizzato dalla maggior parte degli operatori. In questo modo, infatti, ogni utente può calcolare i propri consumi e pagare soltanto i metri cubi di gas effettivamente consumati. I più virtuosi, ovvero coloro che stimano con precisione i propri consumi, possono usufruire di ulteriori sconti esclusivi. Lo stesso vale anche per chi sceglie di ricevere assistenza tramite l’app Wekiwi anziché contattare il supporto telefonico.

E per chi sfrutta il passaparola, presentando un amico, è previsto un bonus di 30€, che può addirittura raddoppiare nel caso in cui l’utente presentato sottoscriva un contratto luce e gas.

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