Quest’anno si è registrato il più rilevante incremento dei costi dell’energia e del gas degli ultimi anni. Notizie in tal senso sono state ampiamente diffuse dalla stampa e dalle televisioni. In questo grafico del Financial Times si può vedere come sia stato straordinario l’incremento del costo del gas, che ha toccato i suoi massimi storici e ha influenzato nella stessa misura anche i costi dell’energia elettrica.
Per fare un paragone con l’anno scorso, si può dire che il costo dell’energia e il gas sia aumentato fino a 5 volte, un incremento mai visto prima e che può mettere in crisi l’intera filiera. Nel Regno Unito molti fornitori luce e gas hanno smesso di operare e il prezzo dell’energia ha raggiunto i 3.000 euro/MWh.
La problematica è comune a tutti i principali Paesi europei e richiede una soluzione unitaria. Le cause principali sono legate alla carenza di gas sui mercati internazionali e all’aumento dei costi per le emissioni di CO2 che i produttori di energia da fonti fossili devono sostenere.
Quali interventi dal governo? Saranno sufficienti?
I governi europei hanno attivato già delle soluzioni per calmierare questi aumenti, per esempio riducendo l’iva sulla bolletta luce e altre voci parafiscali. Però resta il problema di fondo e si prevede un sostanziale aumento luce e gas per il prossimo inverno.
Facciamo qualche esempio concreto, con incrementi che possono raggiungere anche il +100%:
GELATERIA. Una gelateria con consumi mensili di 5.000 kWh, spenderà ~900 euro in più questo mese di ottobre rispetto all’ottobre scorso.
IMPRESA METALMECCANICA. Consumi mensili di 25.000 kWh, spenderà ~4.000 euro in più.
INDUSTRIA. Consumi mensili di 100.000 kWh, spenderà ~17.000 euro in più.
(Fonte: Evisio)
Cosa fare in un contesto del genere? Come affrontare questa situazione?
È importante sapere che si tratta di una situazione generalizzata, dunque è lecito attendersi ulteriori interventi di sostegno. Per il momento è fondamentale essere consapevoli della problematica è attuare una serie di accorgimenti molto utili specialmente per il prossimo inverno.
1. Non sprecare energia elettrica senza motivo, dunque ricordarsi di spegnere le luci e gli elettrodomestici non necessari. Se non si è ancora passati all’illuminazione a led sostituire i corpi illuminanti;
2. Ricordarsi che le fasce orarie in cui l’energia elettrica costa meno sono sempre la notte ed il weekend;
3. Non sprecare il gas naturale (o ancora l’energia elettrica nel caso in cui il sistema di riscaldamento sia alimentato ad energia elettrica) attraverso i seguenti accorgimenti:
– non far scorrere l’acqua calda a vuoto;
– non aprire le finestre quando è acceso il riscaldamento nella stanza;
– adoperare le valvole termostatiche per regolare i termosifoni (o gli split). Nelle stanze adoperate solo per poche ore al giorno è opportuno accendere i termosifoni solo quando serve oppure adoperare strumenti di domotica per il controllo dei termosifoni;
– ricordarsi di chiudere il riscaldamento quando si è assenti da casa per qualche giorno;
4. Nel caso di riscaldamento condominiale è fondamentale sensibilizzare l’amministratore di condominio per ridurre un po’ la temperatura interna agli appartamenti (solitamente molto elevata) o ridurre le ore di accensione evitando sprechi;
5. Valutare l’adozione di soluzioni e tecnologie per il risparmio energetico come il cappotto termico, la sostituzione infissi o l’installazione di impianti fotovoltaici;
6. Fare attenzione al proprio contratto di energia elettrica e gas naturale. In questo caso è molto difficile influire sui prezzi perché sono aumentati per tutti i fornitori ma si possono ugualmente adottare questi accorgimenti:
– verificare che il fornitore consenta di cambiare offerta nel tempo, perché dopo quest’inverno è possibile che la situazione migliori e dunque il cliente potrebbe chiedere al suo stesso fornitore di aggiornare l’offerta;
– verificare se il contratto gas o luce presenta servizi aggiuntivi che si possono rinviare (es. talvolta i fornitori di energia propongono servizi di manutenzione, assicurazioni, etc…) che hanno un costo mensile tipicamente contenuto ma che in un quadro di costi elevati come in questo periodo potrebbe essere conveniente sospendere per qualche mese i servizi aggiuntivi;
– chiedere un’offerta che arrivi eventualmente al 2023 se si desidera un prezzo fisso perché il 2023 sta quotando a livelli inferiori rispetto al 2022. Altrimenti è possibile adottare offerte indicizzate (in tutto o in parte) e attendere che passino i mesi peggiori.
Riteniamo che questi consigli pratici (che sarebbero da adottare sempre) possano essere particolarmente utili questo inverno e far risparmiare davvero!