Due parole sull’energia geotermica
L’energia geotermica è fra le energie rinnovabili maggiormente utilizzate in Italia e in Europa. Si tratta di un’energia pulita che sfrutta il naturale calore della Terra. Alcuni elementi radioattivi interni al nucleo, al mantello e alla crosta della Terra rilasciano infatti calore e l’energia che viene ad accumularsi nel sottosuolo viene resa disponibile grazie ad acqua o a vapore che possono fuoriuscire dalla superficie terrestre in modo spontaneo, come i geyser o le sorgenti termali o essere erogati in modo artificiale tramite perforazioni meccaniche.
Un po’ di storia: l’energia geotermica in Italia
Le fonti geotermiche, soprattutto come fonti naturali di acqua calda, sono state utilizzate fin dall’antichità. Le fonti termali dell’Impero Romano ne sono un esempio. L’energia geotermica in Italia iniziò a essere sfruttata in modo industriale nel 1827, a Lardarello in Toscana dove, dai geyser, venne estratto acido borico. Successivamente, a seguito dell’esempio americano, si sfruttò la geotermia come mezzo di riscaldamento e, all’inizio del 1900, iniziò a rientrare fra le fonti di energia impiegate per produrre energia elettrica.
Lo sfruttamento geotermico, proprio in quegli anni, prese vigore soprattutto in Italia, negli USA e in Islanda, ma rimase confinato a questi Paesi perché si tratta di una risorsa dipendente dalla disponibilità di fonti geotermiche naturali. Al momento attuale la geotermia non raggiunge l’1% della produzione mondiale di energia.
Le centrali geotermiche
La centrale geotermica sfrutta il calore interno alla Terra e lo converte in energia elettrica utilizzabile, proprio come se fosse una classica centrale elettrica. Le piogge provocano delle riserve d’acqua naturali negli strati interni della crosta terrestre che, avendo temperature elevatissime, riscaldano e fanno evaporare l’acqua.
Il terreno viene quindi trivellato e il vapore viene incanalato in apposite tubature in acciaio: i vapordotti. Da qui il vapore viene inviato alla turbina che trasforma l’energia in energia meccanica. Il rotore dell’alternatore collegato alla turbina converte, a sua volta, l’energia meccanica in energia elettrica che viene trasmessa al trasformatore. Questo aumenta il valore della tensione per poi immetterla nella rete di distribuzione.
Sorgenti geotermiche: quali sono?
Le sorgenti di energia geotermica sono di tre tipi e si differenziano per la profondità e per la presenza di acqua. Vediamo le principali differenze.
- Sorgente Idrotermica: la sorgente si trova ad una profondità di circa 1000/2000 metri e, a seconda della pressione, può essere classificata come sorgente geotermica a vapore o ad acqua dominante. Le sorgenti idrotermiche sono caratterizzate dalla presenza di acqua o vapore riscaldati da rocce ignee a elevata temperatura.
- Sorgente Geopressurizzata: la sorgente si trova ad una profondità maggiore, circa 3000/10000 metri. L’acqua contenuta in essa ha pressioni elevate e una temperatura di 160 °C.
- Sorgente Petrotermica: la sorgente è più profonda delle precedenti ed è composta da rocce calde e non prevede l’utilizzo di acqua. La maggior parte delle risorse geotermiche sono di questo tipo, ma sono anche di difficile sfruttamento a causa dell’assenza di acqua.
Vantaggi e svantaggi della geotermia
L’energia che viene dalla Terra è un’energia pulita e già questo è un indiscutibile vantaggio. Come tutte le energie rinnovabili sfrutta dei bacini che sono praticamente inesauribili e queste fonti, inoltre, hanno un’erogazione costante che non subisce variazioni nel corso della giornata o delle stagioni e non risente delle variazioni meteorologiche. A seconda del tipo di fonte geotermica l’energia può essere impiegata nelle terme, per pompe di calore, per riscaldamento domestico oppure per la produzione di energia elettrica.
Rispetto a un impianto tradizionale l’impianto geotermico permette un contenimento dei costi che può raggiungere anche l’80%. Non ci sono rischi di emissioni nocive o di incendi, non emette anidride carbonica ed essendo un tipo di impianto assolutamente silenzioso non crea disturbo a eventuali centri abitati nelle vicinanze. I vantaggi della geotermia sono numerosi, ma è però necessario dare un’occhiata anche all’altra faccia della medaglia e valutare gli svantaggi.
Se chi abita nei pressi degli impianti non soffre di inquinamento acustico non si può purtroppo dire lo stesso per quanto riguarda quello olfattivo. Dalle centrali di tipo geotermico viene infatti emesso un odore non molto gradevole, dovuto soprattutto all’idrogeno solforato, che potrebbe per questo motivo suscitare contrasti con chi vive in zona. Tuttavia, installando gli impianti in punti cruciali, è possibile abbattere una parte consistente di questi effluvi prima che possano diffondersi nell’aria.
Un altro svantaggio legato alla presenza delle centrali geotermiche è il loro impatto negativo sul paesaggio. In ogni centrale è indispensabile la presenza di numerose tubature di grosso calibro che possono risultare decisamente deturpanti. Per risolvere il problema ci si può comunque affidare a particolari progetti di ingegneria ambientale. I problemi sono però sempre sensibilmente inferiori rispetto a quelli provocati da altri tipi di tradizionali impianti industriali destinati alla produzione di energia.
Geotermia in Italia e nel mondo
L’Italia è stato il primo Paese a sfruttare l’energia proveniente dal sottosuolo e, ancora adesso, manteniamo un buon primato nel settore. Gli impianti restano però confinati soprattutto in Toscana mentre altre regioni, come per esempio la Campania, sono trascurate pur avendo grandi risorse da sfruttare. La Toscana è da sempre un caso virtuoso in Italia: qui l’energia geotermica soddisfa il 30% della domanda di elettricità della Regione. Secondo uno studio recente, dal 2018 sono presenti 37 centrali geotermiche in Italia e la produzione di energia è di 6.105 GWh/anno. Il geotermico comprende però solo il 2,1% della produzione di energia nazionale.
In Italia non sono state costruite nuove centrali dal 2015, ma sono stati fatti grandi investimenti privati, soprattutto per lo sviluppo e la ricerca. Gli obiettivi energetici entro il 2030, parlano di almeno il 70% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili: il calore della terra può garantire un apporto decisivo a questo obiettivo, tuttavia, per il futuro, non sono previsti investimenti e incentivi statali per lo sviluppo sostenibile italiano, non essendoci indicazioni governative in merito al geotermico.
Enertun, il brevetto italiano che sfrutta la geotermia
In Europa ha un ruolo di primo piano anche la Turchia che sta fortemente sviluppando la geotermia. A livello mondiale, invece, dal 2015 al 2020, cinque Paesi hanno generato per la prima volta energia geotermica. Si tratta di Belgio, Cile, Croazia, Honduras e Ungheria. Complessivamente sono 30 i Paesi in tutto il mondo ad avere sul proprio territorio impianti geotermici. Secondo gli ultimi dati rilevati, si stima che nel 2020 gli impianti geotermici nei cinque continenti, abbiano generato 95,098.40 GWh di elettricità. Un dato in crescita dal 2015, con un incremento che sfiora il 30%, e che aumenterà ancora. Gli Stati che primeggiano in questa produzione di energia sono Cina, Usa e Svezia, e mettendo il dato in rapporto alla popolazione residente, spiccano Islanda, Svezia e Finlandia.
Geotermico domestico
Già da tempo i Paesi Scandinavi e gli Stati Uniti hanno iniziato a sfruttare le potenzialità dell’energia geotermica a scopo residenziale. Il geotermico domestico in Italia invece è un metodo poco diffuso. Ma come funziona e quali sono i suoi vantaggi? Un impianto geotermico domestico estrae l’energia termica direttamente dal sottosuolo per trasportarla all’interno dell’edificio, tramite un buco nel terreno, in cui viene inserito un tubo che raggiunge una profondità di circa 100/150 metri.
Oltre all’acqua calda per il riscaldamento e per gli usi sanitari, il geotermico domestico produce anche l’acqua fredda per il raffreddamento della casa nei mesi caldi. Uno dei vantaggi è proprio questo: un impianto geotermico è in grado sia di riscaldare, sia di rinfrescare la casa senza l’ausilio di due apparecchi (caldaia e condizionatore). In questo caso si parla di impianto geotermico “monovalente”. Con l’abbinamento all’impianto solare termico o alle caldaie a condensazione, si parla invece di regime “bivalente”. Ulteriori vantaggi di un impianto geotermico domestico sono: i costi inferiori rispetto a un sistema di riscaldamento con caldaia a metano; la produzione di energia pulita che riduce le emissioni inquinanti e la CO2 immessa nell’atmosfera; infine, l’assenza di processi di combustione e di canne fumarie, riduce al minimo la necessità di interventi di manutenzione.
Energie alternative a confronto
Le energie del futuro sono verdi, pulite e rinnovabili e la scelta fra le diverse fonti non manca. La geotermia è sicuramente una buona opzione e utilizzare dei sistemi a pompa di calore accostati a sonde geotermiche consente di ottenere impianti privi di emissioni e con una buona efficienza sotto il profilo del comfort ambientale.
Gli impianti eolici, che sfruttano l’energia prodotta dalla massa d’aria mossa dal vento, sono altrettanto efficienti. Le torri con le pale eoliche devono però essere sistemate non troppo vicine alle abitazioni perché producono un rumore che potrebbe risultare fastidioso.
Sempre più apprezzate anche le centrali a biomasse, che mettono invece in atto appositi processi di combustione capaci di sfruttare le sostanze organiche.
Fra le energie green l’energia solare rimane, ancora oggi, la più utilizzata e capace di offrire le migliori garanzie. Gli impianti fotovoltaici, per altro utilizzati anche nei Paesi nordici, garantiscono elevata efficienza anche in zone scarsamente soleggiate. Una volta installati, i pannelli in silicio sono in grado di convertire le radiazioni del sole in energia, fornendo alle nostre case acqua calda e facendo funzionare senza problemi l’impianto termoelettrico.
L’energia solare è decisamente vantaggiosa anche sul fronte economico e permette un sensibile risparmio di energia, in particolare se ci si affida a fornitori specializzati. Ad esempio wekiwi solar è il primo operatore online nel settore del fotovoltaico e permette di creare online un preventivo personalizzato e configurare il proprio impianto fotovoltaico. Inoltre, con l’app dedicata wekiwi è possibile monitorare costantemente i propri consumi e le bollette contando, tra l’altro, su tariffe convenienti e su una gestione trasparente.